Non si placano le polemiche sul caso Aiazzone, venuto alla ribalta delle cronache, per la truffa attuata dall'azienda di mobili nei confronti di almeno 12 mila famiglie, che avendo dato acconti e acceso le finanziarie, non hanno mai ricevuto quanto prenotato. Dopo la decisione di Fiditalia di sospendere la riscossione delle rate dei clienti truffati, nonché di dare il via al rimborso di quanto già pagato da questi, pare che le buone notizie per i clienti si fermino qui. Si parla, infatti, della possibilità che Panmedia, la società di raccolta pubblicitaria, che ha gestito in una certa fase l'azienda, per poi rivenderla ai vecchi proprietari, abbia chiesto istanza di fallimento, che se accettato dal Tribunale, vanificherebbe le speranze dei clienti di ottenere la restituzione delle somme già versate. Infatti, in caso di fallimento, non solo bisognerebbe fare i conti con i tempi lunghi della giustizia, ma oltre tutto i clienti avrebbero diritto a rifarsi sul patrimonio aziendale, solo dopo lavoratori, banche e fornitori. Proprio per discutere degli aspetti legali della faccenda, a Torino sono state indette due assemblee: la prima è di Federconsumatori, la seconda di Acu Piemonte e Movimento Consumatori Piemonte.

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