L'Ufficio del Giudice di Pace di Milano sta accogliendo molti ricorsi spiccati da artigiani e fornitori sanzionati dalle implacabili telecamere Ecopass della «ZTL merci», il sistema di controllo del carico e scarico nei Bastioni: «Abbiamo riconosciuto la buona fede; i conducenti ignoravano la disciplina d'accesso al centro storico», proclama il Coordinatore dei GdP meneghini, l'Avv. Vito DATTOLICO. L'Amministrazione Moratti è anche incolpata di «scarsa informazione» all'avvio della epocale riforma del traffico: le infrazioni, sentenziano i GdP, sono state INVOLONTARIE; i trasgressori, in special modo se residenti fuori Milano, ed in transito nella Città della Madunina solo per lavoro, non conoscevano le regole del diabolico gioco. Ricordiamo che la riforma varata il 22 mar '10 prevede un controllo che utilizza le telecamere di Ecopass, con finestre d'ingresso differenziate a seconda dalla classe del veicolo «adibito al trasporto merci»: chi meno inquina, più circola. La sanzione è di 88,00 euro. Si parla di un incasso di oltre 2,32 milioni di euro per il Comune di Milano. Il suggerimento che dà Studio Cataldi è di bypassare il Prefetto e rivolgersi direttamente al Giudice di Pace, ove si respira ...aria giuridica, anche se si paga (indebitamente!) il contributo unificato. Uno Stato che desidera tenerci sudditi, che, per impugnare un ingiusto balzello, se ne debbono sobbarcare un altro! E poi ci pensa il GdP che, nella stragrande maggioranza dei casi, quando accoglie il ricorso, compensa le spese, nel senso che ognuno si tiene le proprie. vai alla nostra news precedente
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