Il Consiglio dei Ministri del 23 maggio 2003 ha approvato un disegno di legge recante disposizioni relative all'UNIRE ed alle scommesse ippiche. Innanzitutto il provvedimento per favorire la stabilizzazione finanziaria dell'UNIRE autorizza la cassa depositi e prestiti a concedere all'ente, nel corrente anno, un mutuo decennale di 150 milioni di euro, con oneri a parziale carico del bilancio dello Stato. Conseguentemente, si prevede che il Ministero dell'economia e delle finanze corrisponda all'UNIRE, a decorrere dall'anno 2003, contributi in conto interessi e in quote costanti nel limite massimo di euro 3,5 milioni. Il provvedimento poi introduce alcune disposizioni sul benessere degli animali e sulla prevenzione delle pratiche di doping. Ancora reca disposizioni per i concessionari del servizio di raccolta delle scommesse ippiche. L'adozione di apposite misure nel settore si rende necessario per evitare la paralisi delle attività legate alle scommesse, che comporterebbe danni, in termini di perdita di gettiti finanziari, non solo per l'Erario ma anche per l'UNIRE - destinatario, come sopra accennato, di quota parte dei proventi della raccolta delle scommesse ippiche - e, non ultimo, degli stessi operatori del settore (i concessionari) che, senza un intervento in loro favore, non sarebbero in grado di proseguire nelle loro attività, con conseguenti, inevitabili, riflessi anche sul piano occupazionale. In tal senso il provvedimento consente a coloro che non hanno tempestivamente aderito alle condizioni economiche ridefinite ai sensi della legge 27 febbraio 2002, n. 16, di aderirvi dietro corresponsione, in ragione del ritardo nell'adesione, di un importo pari a 1.000 euro.

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