E stata indetta in Calabria una forma di protesta molto particolare, quasi ignorata dai mass-media nazionali che si è proposta l'obiettivo di salvaguardare l'economia locale e di rappresentare il senso di disagio del cittadino come tale e del consumatore. Adiconsum e Lega Consumatori della Calabria, infatti, hanno invitato i cittadini calabresi ad attuare uno sciopero dell'aranciata, per protestare contro i provvedimenti comunitari della UE, che consentirebbero alle aziende di produrre aranciate senza arancia, semmai con minimo del 3% di succo. Una decisione che porterebbe al collasso il mercato agricolo già fragile del sud, quindi, anche calabrese e non soddisferebbe il consumatore, che si troverebbe a dover scegliere tra prodotti con qualità al ribasso. Le associazioni dei consumatori, pertanto, hanno voluto mandare un segnale al legislatore, affinchè si opponga ad attuare tali provvedimenti in Italia, e nel contempo l'iniziativa è servita a sensibilizzare le coscienze degli stessi consumatori, rendendoli consapevoli delle conseguenze dei loro atti di consumo. La speranza dei consumatori è che sia dia ascolto alle ragioni che non appartengono solo al popolo calabrese, ma a tutta l'Italia, essendo in gioco l'identità delle nostre colture e l'interesse del consumatore.

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