E' noto come, soprattutto negli ultimi anni, le politiche comunitarie si stiano concentrando sulla lotta all'inquinamento: basti pensare agli incentivi per le energie rinnovabili e a minore impatto ambientale, ai progetti per incrementare la mobilità sostenibile, al divieto di utilizzare buste di plastica a partire dal 1 gennaio 2011 e, a livello mondiale, agli sforzi che si stanno compiendo per far allineare le grandi potenze più inquinanti a degli standard ecologicamente più tollerabili. Ebbene, lungo questa scia virtuosa, si colloca il recente progetto innovativo denominato "Intamap", realizzato da ricercatori di numerosi Paesi aderenti e costato ben 1,8 milioni di fondi Ue. Si tratta di un software basato su un sistema di mappe, aggiornate in tempo reale, in grado di individuare tempestivamente e accuratamente la localizzazione di ogni possibile fonte di inquinamento, monitorandone l'eventuale spostamento e la sua evoluzione. Grazie all'utilizzo di tale prezioso strumento, le autorità pubbliche (e non solo) potranno conoscere nel dettaglio il luogo, la gravità e l'andamento di una situazione di pericolo ambientale e saranno finalmente in grado di intervenire in modo mirato e proporzionato. Anche le scelte cruciali come quella di evacuare una certa zona potranno da oggi essere prese con maggiore cognizione di causa, anche perché il programma opera sulla base dei dati forniti da punti di rilevamento che, sia per il loro numero, che per la loro localizzazione, risultano assai più attendibili di quelli utilizzati finora.

In evidenza oggi: