Sulla base di quanto emerge dai dati dell'Ilo (Organizzazione internazionale del lavoro) ci sarebbero nel mondo ancora 215 milioni di bambini sfruttati per il lavoro. Si è registrata solo una lieve flessione del 3% rispetto agli ultimi 4 anni e questo ci allontana dall'obiettivo di eliminare entro il 2016 lo sfruttamento dei minori a livello mondiale. I dati sono contenuti nel Rapporto globale sul lavoro minorile presentato in occasione della Conferenza globale a L'Aia. Sembra che il principale freno alla battaglia contro lo sfruttamento dei minori sia posto proprio dalla crisi economica. Ora l'Ilo lancia un appello per dare maggiore forza alla campagna di sensibilizzazione contro questo fenomeno. Juan Somavia, direttore generale dell'Ilo ha dichiarato: "I progressi sono irregolari: non abbastanza rapidi, ne' sufficientemente ampi per raggiungere gli obiettivi prefissati" e "Sono necessari nuovi sforzi su piu' ampia scala. La situazione richiede una campagna contro il lavoro minorile piu' energica. Dobbiamo intensificare l'azione e accelerare il ritmo". Secondo Somavia, "la recessione economica non puo' essere una scusa per ridurre le nostre ambizioni, ne' per giustificare la nostra inattivita': al contrario, un'occasione per attuare misure politiche che siano efficaci per le persone, per la ripresa e per uno sviluppo sostenibile".
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