Giro di vite contro le discriminazioni di genere sui luoghi di lavoro. D'ora in avanti chi non rispetta le pari opportunità in azienza rischia sanzioni molto severe con ammende fino a 50mila euro e, nei casi più gravi, l'arresto fino a 6 mesi. Già da domani infatti entra in vigore il decreto legislativo (n. 5/2010) che riforma il Codice delle Pari oportunita' del 2006.
Diverse le novità introdotte dal decreto che allarga il concetto di 'divieto di discriminazione' basata sul sesso. La parita' deve essere assicurata in tutti i campi come quello dell'occupazione, del lavoro e della retribuzione. Si considera discriminazione diretta tutto ciò che in relazione al sesso della persona determina un trattamento meno favorevole. Si parla invece di discriminazione indiretta in quei casi in cui una persona e' messa in condizioni di svantaggio rispetto ad un'altra di sesso diverso, da norme, prassi, criteri, atti o comportamenti, apparentemente neutri. L'eccezione prevista dalla norma - spiega Adnkronos - "e' il mantenimento di 'vantaggi' specifici se questi sono applicati a favore del sesso sottorappresentato. Inoltre, nel nuovo testo del Codice, si ribadisce la tutela dello stato di maternita', vietando qualunque forma di trattamento meno favorevole nei confronti della lavoratrice in stato di gravidanza (o nei confronti della maternita' o paternita')".
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