"La proposta dell'ANIA di istituire un'agenzia antifrode per i sinistri auto è senz'altro condivisibile, a patto che non sia la solita operazione di facciata". Con queste parole il segretario dell'Unione Nazionale Consumatori, Dona, esprime la sua reazione alla proposta dell'Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici di istituire un'agenzia che vigili sulle attività fraudolente legate ai sinistri. "E' bene ricordare - continua il Segretario Dona - che in ogni compagnia di assicurazione che si rispetti c'è un ufficio antifrode, perché le truffe ci sono sempre state e sempre ci saranno. In realtà, finora è mancata la volontà di combatterle seriamente, perché è molto più facile aumentare i prezzi delle polizze, facendo così pagare agli assicurati onesti i costi delle truffe". La proposta del Presidente dell'ANIA, Fabio Cerchiai sarebbe la risposta ai dati che risultano dalla cd. "sinistrosità fraudolenta", come è stata definita dal segretario Dona. "Secondo un'indagine dell'ISVAP riferita ai dati del 2005 - aggiunge Dona- in Italia sarebbero associati ad attività fraudolente oltre 90mila sinistri l'anno, il 3 per cento del totale, contro il 5 per cento della Francia ed il 10 per cento della Gran Bretagna. Se, come sostiene l'ANIA, il dato relativo all'Italia non è veritiero, qual è allora quello rispondente alla realtà? La risposta è fondamentale, dato che, da quando il mercato delle assicurazioni è stato ‘liberalizzato' nel 1994, l'incidenza della ‘sinistrosità fraudolenta' sui prezzi è diventata un fattore importantissimo, in quanto determina la differenza di prezzo di una polizza tra una provincia e l'altra e quindi fornisce la giustificazione degli aumenti tariffari che hanno reso l'Italia negli ultimi 15 anni il paese con le polizze RC Auto più care d'Europa".

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