Si anima il dibattito tra l'Unione Nazionale dei Consumatori e l'associazione dei pastai. Quest'ultima, dicono i consumatori, continua a negare il cartello sui listini della pasta. Un atteggiamento che secondo il Presidente dell'Unità Nazionale Consumatori, è di chiaro disprezzo verso i consumatori che ogni anno acquistano quintali di pasta. "Un atteggiamento - si legge in un comunicato stampa dell'Unione Nazionale Consumatori - che offende i consumatori, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e la magistratura amministrativa che ha già confermato la sussistenza di un accordo anticoncorrenziale tendente a tenere illegittimamente alto il livello dei prezzi della pasta nonostante la riduzione dei costi della materia prima". Si tratta di un comportamento messo in atto solo per tenere alto i livello dei prezzi della pasta, anche se i costi della materia prima si sono ridotti di molto. A ottobre dell'anno scorso c'è stato un aumento del 32% sul prezzo della pasta, mentre il costo del grano era sceso a 0.48 euro al chilo.

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