Secondo quanto rende noto il Consiglio dei ministri, il 17 dicembre, presso Palazzo Chigi, è stato approvato un decreto legge contenente misure urgenti per la funzionalità del sistema giudiziario. Il provvedimento si compone di alcune direttrici principali tra cui la proroga della magistratura onoraria. La nomina dei magistrati onorari dovrebbe scadere il 31 dicembre 2009: con il decreto si avrà una proroga di un anno, per circa tremila magistrati onorari che resteranno quindi in carica fino al 31 dicembre 2010, in attesa della grande riforma organica della magistratura onoraria. Un altro punto principale del decreto prevede la copertura dei posti vacanti negli uffici giudiziari meno richiesti dai magistrati. Esistono nel territorio nazionale molti uffici con carenza di personale, soprattutto nelle regioni del meridione d'Italia. Il Consiglio Superiore della Magistratura ha infatti il potere di trasferire d'ufficio i magistrati secondo criteri "certi e predeterminati", riconoscendo loro benefici economici. I magistrati trasferiti secondo questi criteri avranno posi la possibilità di fare rientro nella sede originaria dopo quattro anni di servizio nella sede loro affidata. Il decreto prevede poi il completamento della digitalizzazione della giustizia: sarà fortemente incentivato l'impiego di nuove tecnologie per evitare così l'impiego di documenti cartacei. Per questo verranno rese obbligatorie le comunicazioni tramite posta elettronica certificata anche nel processo penale. Per assicurare maggiore garanzia ad alcuni soggetti, le comunicazioni tramite posta elettronica non saranno obbligatorie per l'imputato e per l'indagato. Con lo strumento della posta elettronica certificata, la notifica sarà pertanto più sicura ed efficace rispetto alle procedure ordinarie. Per posta elettronica certificata ci si riferisce a quel "sistema di posta elettronica nel quale è fornita al mittente documentazione elettronica, con valenza legale, attestante l'invio e la consegna di documenti informatici", come si legga de una nota diffusa dal Governo. I messaggi di posta elettronica certificata hanno lo stesso valore di una raccomandata con ricevuta di ritorno solo se il mittente e il destinatario utilizzano una casella PEC. Per ulteriori informazioni in merito al Pec gli utenti potranno scrivere al Cnipa, il Centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione, all'indirizzo cnipadir@cert.cnipa.it. Il decreto introduce infine nuovi metodi di pagamento delle somme dovute nel processo come il bancomat, carta di credito e bonifico via internet senza passare per gli uffici giudiziari. Per ulteriori informazioni http://www.giustizia.it/giustizia/.

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