Secondo quanto rende noto il Miur, saranno messi a disposizione circa 26 milioni di euro a favore della sperimentazione delle "sezioni primavera" nell'ambito dei servizi dell'infanzia a favore dei bambini di età compresa tra i 2 e i 3 anni. L'accordo è valido per l'anno scolastico 2009-2010. Tale cifra proviene dal ministero dal Ministero dell'Istruzione, dell'università e della ricerca che contribuisce con 19 milioni di euro. 5 milioni verranno messi a disposizioni dal Dipartimento delle politiche per la famiglia, mentre il Ministero del Lavoro, della salute e delle Politiche Sociali contribuirà con 1,4 milioni di euro. Le cd. sezioni primavera, previste dalla legge finanziaria 2007 (296/2006) per far fronte alla crescente domanda di servizi educativi per i bambini al di sotto dei tre anni, possono essere definiti come "progetti tesi all'ampliamento qualificato dell'offerta formativa (…) mediante la realizzazione di iniziative sperimentali improntate a criteri di qualità pedagogica, flessibilità, rispondenza alle caratteristiche della specifica fascia di età"(art.1, comma 630, l.296/2006). La legge prescriveva, per l'attivazione delle sezioni, un preventivo accorso in sede di Conferenza unificata (ex d.lgs. 281/1997). Dopo l'accordo del 29 ottobre scorso, ogni regione, concorre al funzionamento delle sezioni primavera con un proprio contributo finanziario che viene quantificato in sede di definizione dell'intesa regionale. Nel caso di mancata sottoscrizione dell'intesa, la programmazione e la gestione del servizio è rimessa all'esclusiva competenza dell'Ufficio scolastico regionale. Anche i Comuni concorrono al funzionamento delle sezioni primavera con proprio apporto di risorse strumentali e umane e di servizi autonomamente definito. Il ministero dell'Istruzione, Università e ricerca, in seguito all'accordo, ha quindi emanato un decreto ministeriale n.9 del 2009, agli uffici scolastici regionali per avviare concretamente tali servizi presso le scuole dell'infanzia.

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