La Sezione Lavoro della Corte di Cassazione (Sent. 1693/03), ha stabilito che il riconoscimento in capo al dipendente del cd. premio aziendale di anzianità, da atto di mera liberalità può trasformarsi in un vero e proprio vincolo obbligatorio. Ciò, secondo la Corte, per effetto di un comportamento inequivoco delle parti come quello in cui, da un lato, il datore di lavoro eroghi il premio in occasione delle maturazione di un servizio pluriennale prestabilito e, dall'altra, sussista una corrispettiva legittima attesa da parte dei lavoratori a conseguirla. In tal caso il premio, va a perdere il suo carattere di liberalità e si trasforma in un vero e proprio corrispettivo per la fedeltà e dedizione dell'attività lavorativa svolta per un certo periodo di tempo dal dipendente con inevitabili conseguenze anche sulla determinazione del TFR.
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