Roma (Adnkronos) - Per fare luce sull'omicidio del professor Marco Biagi sono legittime le perquisizioni disposte nei confronti di persone che in passato hanno avuto 'trascorsi' in ambienti estremisti. La legittimita' dei controlli - ha sancito la Cassazione - deriva dal fatto che 'l'omicidio del professor Biagi' e' 'maturato in un contesto dominato da forti convinzioni ideologiche'. Ad avviso della Suprema Corte, dunque, ben vengano quelle perquisizioni che possono in qualche modo dare un apporto all'inchiesta sul delitto del giuslavorista assassinato a Bologna dalle Br il 19 marzo del 2002. In base a questo principio, la Prima sezione penale della Cassazione (sentenza 6277) ha respinto il ricorso di Sergio Spina, un 44enne coinvolto nelle indagini relative alla struttura eversiva Gps (Gruppi partigiani per il sabotaggio) per aver progettato e compiuto due attentati ai danni di strutture militari americane alla base Usa di Aviano. Per queste ragioni la Digos, avendo collocato l'omicidio di Biagi 'nell'eversione di sinistra', aveva proceduto su disposizione del procuratore della Repubblica di Bologna al sequestro di scritti e documenti di carattere ideologico-politico in possesso dello Spina.

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