'Ci hanno spiegato che a fronte di un calo di volumi produttivi hanno pensato a tagli occupazionali 282 lavoratori a livello nazionale, dei quali 25 alla sede della Recoaro nel vicentino e 85 a San Giorgio in Bosco, sede Acqua Vera nel padovano. E' evidente ormai che la Nestlè non crede più nella Recoaro e questo rischia anche di compromettere eventuali acquirenti. Perciò noi chiediamo all'azienda, se non è più interessata, di vendere questa realtà produttiva." Queste, le parole usata da Onofrio Rota, segretario generale Fai-Cisl Veneto, per commentare la forte crisi economica che costringe 100 lavoratori nel veneto a rimanere senza lavoro: sarebbero infatti 25 dipendenti della Recoaro nel vicentino e 85 della Vera di San Giorgio in Bosco nel padovano i lavoratori a rischio disoccupazione. In riferimento a questa vicenda è sceso in campo anche Daniele Zambon, segretario generale Fai-Cisl Vicenza: "Nel corso delle assemblee che abbiamo tenuto nelle aziende - ha dichiarato Daniele Zambon - abbiamo registrato tutte le preoccupazioni da parte dei lavoratori. Non siamo affatto d'accordo su quello che ci e' stato prospettato:tagli di investimenti tecnologici, nessun investimento commerciale, nessun piano per rilanciare quello che e' un marchio storico". Le organizzazioni sindacali intanto hanno avuto un incontro con Giuliana Fonatanella, presidente della terza commissione regionale del Veneto in merito ali provvedimenti da prendere per far fronte a queste difficoltà. Inoltre, come forma di protesta, sono state indette 8 ore di sciopero e il blocco degli straordinari.

In evidenza oggi: