Il Ministro della Giustizia, con riferimento alla riforma del processo civile ha dichiarato "E' stata approvata dall'Aula del Senato la riforma del processo civile, che punta alla sua razionalizzazione, in un'ottica di efficienza proiettata a pieno titolo, nelle dinamiche internazionali ed europee tramite una forte accellerazione dei giudizi che ne snelliscono le varie fasi, assicurando un percorso piu' veloce nella risoluzione delle controversie". I punti dela riforma che Alfano ha voluto sottolineare sono: "l'introduzione dello strumento della mediazione civile, finalizzato a una conciliazione stragiudiziale delle parti e destinato, quindi, a evitare che le cause giungano dinanzi ai tribunali" e anche " l'inserimento del processo sommario di cognizione, piu' snello e alternativo al rito ordinario". Il ministro ha spiegato che la riforma prevede: "la semplificazione dei riti attraverso la riconduzione di tutti i procedimenti ai tre modelli processuali previsti dal codice di procedura civile (rito ordinario di cognizione, rito del lavoro, rito sommario di cognizione), la soppressione del farraginoso rito societario e l'applicazione del rito ordinario per le cause in materia di sinistri stradali". La riforma, spiega il Ministro, prevede anche: "l'inserimento di sanzioni processuali a carico di chi ritarda, con il proprio comportamento la conclusione del processo".
Testo del disegno di legge (Il capo V riguarda la riforma del processo civile)
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