Si aggira intorno ai sei miliardi di euro la cifra complessiva spettante ai 120.000 medici che si sono specializzati negli anni compresi tra il 1982 e il 1991. Ogni medico dovrebbe ricevere circa 40.000 euro in base alle normative europee, alle recenti pronunce delle Corte Europea di Giustizia e ora anche da una sentenza della Suprema Corte di Cassazione che cassa con rinvio alla stessa Corte d'appello in diversa composizione "affinché proceda alla liquidazione del danno subito dai ricorrenti per la mancata, tempestiva ricezione nell'ordinamento interno delle disposizioni di cui alle sopra menzionate direttive", come si legge nella motivazione della sentenza della Suprema Corte di Cassazione che accogliendo il ricordo, cassa la sentenza con rinvio, prendendo posizioni riguardo alla questione, sostanzialmente identiche a quelle già messe per iscritto nella sentenza n. 7630 del 16 maggio del 2003. Secondo quanto si legge nella più recente sentenza della Suprema Corte "la domanda avrebbe dovuto essere accolta sulla basa di quanto già considerato dal tribunale". "L'essere stati gli studenti privati - si continua a leggere nella motivazione della pronuncia - della possibilità di godere dei benefici previsti dalle puntuali e precise disposizioni sovranazionali non può che essere immediatamente e direttamente correlato alla mancata tempestiva attuazione delle stesse a livello interno, con la conseguenza che il danno subito dai discenti poi specializzati comunque costituisce una conseguenza immediata e diretta (art.1223 cod. civ.) dell'illecito (art. 2043 cod. civ.) integrato dalla violazione, da parte dello Stato italiano, degli obblighi derivanti dal Trattato." Già nel 1982, una Direttiva Comunitaria (82/76 CEE) stabiliva il diritto di ricevere una "adeguata remunerazione", come si definiva nella direttiva il diritto ad avere i 40.000 euro per il periodo di specializzazione. Questi soggetti, in buona sostanza, avevano lavorato gratuitamente nelle corsie degli ospedali, da questi fatti nasceva il loro diritto ad una retribuzione pari alla cifra di 40.000 euro per ogni specializzando. Nel 1991 il nostro Paese recepiva la direttiva con il d.lgs. dell'8 agosto 1991 n.257 riconoscendo il diritto alla remunerazione ai medici che si erano specializzati tra il 1991/92 ma negandolo ai medici che si erano specializzati negli anni accademici che vanno dal 1982/83 al 1990/91. Nel 1999 e poi nel 2000 la Corte di Giustizia Europea aveva affermato il diritto ad una remunerazione per i medici immatricolati nel corso di specializzazione anche dopo il 1982. Migliaia di medici hanno già agito per ottenere l'omessa retribuzione. E già si parla di altri 50.000 medici, immatricolati negli anni dal 1994 al 2006: avrebbero anche loro diritto a 25.000 euro a medico, per aver frequentato in quegli anni la scuola di specializzazione.

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