E' in vigore il Decreto -Legge del Governo (n. 143/2008, pubblicato in GU n. 217 del 16.09.2008) con il quale si è inteso contrastare il fenomeno della mancata copertura, da parte dei magistrati, degli uffici giudiziari nelle sedi considerate disagiate in tutto il territorio nazionale. Al fine di garantire la copertura degli uffici giudiziari anche nelle zone considerate a rischio (e quindi garantire l'efficienza e la funzionalità della giustizia), il provvedimento ha stabilito un sistema di incentivi (sia economici sia di carriera) per quei magistrati che accettino il trasferimento in quei luoghi dove l'amministrazione della giustizia (a causa di fenomeni socio-economici di diversa natura) è alquanto complessa.
Gli incentivi a carattere economico consistono in un bonus iniziale di circa seimila euro netti e in un'indennità mensile di circa duemila euro netti, per un periodo massimo di quattro anni di permanenza mentre quelli relativi alla carriera riguardano l'attribuzione per i primi sei anni di un punteggio doppio per ogni anno di permanenza nella sede disagiata, nonché (dopo però almeno quattro anni) la possibilità per il magistrato di tornare, anche se in sovrannumero, nella sua sede di provenienza. Sulla base della legislazione attuale, il coniuge del magistrato, se dipendente statale, può ottenere il trasferimento.
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