L' ANPA (Associazione Nazionale Praticanti ed Avvocati - Giovani Legali Italiani), ha reso noto di aver inviato una denuncia alla Commissione Europea Divisione Concorrenza, contro il Regolamento sulla formazione professionale permanente adottato dal Consiglio Nazionale Forense il 13 Luglio scorso. Tale regolamento entrato in vigore nel 2008 era stato già in precedenza oggetto di due ricorsi al TAR del Lazio ad opera di due distinti gruppi di avvocati italiani. L'associazione lamenta in particolare che il Regolamento impone a tutti gli avvocati a seguire un sistema formativo a crediti (90 per ogni triennio) che sarebbe gestito in forma monopolistica così da generare di fatto un sistema discriminatorio e contrario ai principi della libera concorrenza tanto da prevedere persino la radiazione dall'albo di chi non segue i percorsi formativi. In una nota l'ANPA dichiara che "con i prezzi inaccessibili di alcuni eventi formativi, specchio di un nuovo 'business economico' a spese della base dell'avvocatura, si elimineranno in breve tempo concorrenti nel mercato, specie i piu' Giovani ed i meno 'protetti', come gli avvocati stranieri in Italia o gli avvocati italiani all'estero, essendo troppo oneroso l'esercizio della professione. Com'e' noto nei pochi corsi formativi gratuiti non vi sono abbastanza posti disponibili". Da una verifica compiuta dall'Associzione risulta infatti che "a Roma circa 22 eventi formativi hanno ciascuno un costo superiore a 200 euro e che circa 8 singoli eventi formativi vanno dai 750 euro ai 3.000 euro. A Milano circa 20 singoli eventi formativi hanno ciascuno un costo da 400 euro ad un massimo di 5.000 euro".

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