Il Garante per la protezione dei dati personali (Newsletter del 4 gennaio scorso) ha reso noto di esser intervenuto nuovamente in un caso di invio di fax non richiesti e di aver riaffermato il principio secondo il quale i destinatari di fax e/o e-mail, sms e mms indesiderati possono rivolgersi al giudice ordinario e chiedere un risarcimento dei danni per la lesione dei propri diritti.
Il Garante ha quindi ribadito il fermo divieto dell'uso illecito dei dati personali a fini di marketing e lo ha fatto a una società che inviava (in modo sistematico e a una molteplicità di persone), materiale pubblicitario e comunicazioni commerciali senza alcun consenso dei destinatari.
Nel provvedimento, il Garante ha nuovamente ribadito che inviare fax commerciali, senza aver prima ottenuto il consenso informato dei destinatari, comporta un trattamento illecito e consente al destinatario di ottenere il risarcimento per i danni subiti. Difatti, il destinatario che non ha prestato il consenso, si trova a dover leggere del materiale non desiderato (e quindi perdere del tempo), a vedersi consumato il toner, la carta e quant'altro serva per la stampa ecc.
Infine, l'Autorità ha precisato che l'invio indiscriminato di materiale pubblicitario rappresenta una della forme più invasive di disturbo nella vita quotidiana degli utenti e dei consumatori.

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