Il r.u.p. al fine di curare il corretto e razionale svolgimento delle procedure di gara, ai sensi dell'art. 10, c. 3, lett. c) del Codice dei contratti, è chiamato non solo ad applicare meccanicamente disposizioni puntuali, ma anche ad elaborare autonomi procedimenti logici implicanti scelte e valutazioni: per introdurre requisiti di ammissione in sede di bando, per decidere l'ammissione o l'esclusione di un'impresa, per valutare le offerte e gestire eventuali patologie insorte nel procedimento in itinere...
Tali scelte per essere immuni da vizi invalidanti devono essere coerenti anche con i principi indicati all'art. 2 del Codice dei contratti.
Sulla base di questo assunto, la presente pubblicazione mira a supportare l'esercizio dei poteri discrezionali di competenza del r.u.p. evidenziando, sulla base di una selezionata e aggiornata casistica giurisprudenziale, come i principi codicistici, esaminati analiticamente anche dal punto di vista teorico, possano operare, concretamente, nelle procedure di gara
Autore: Bruno Fuoco
(Prezzo: € 38.00; Edito dalla Maggioli 2007; Pagine 388).
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