Ottimizzare e abbreviare la durata dei processi, questa la finalità del disegno di legge varato il 16 marzo 2007 dal Consiglio dei Ministri concernente "disposizioni per la razionalizzazione e l'accelerazione del processo civile". Il provvedimento, la cui entrata in vigore è auspicata al 1° gennaio 2008, interviene modificando talune disposizioni del codice di procedura civile. In particolare si prevede:
il controllo della durata del processo affidato alla cura del giudice affinché non ecceda il termine di due anni in primo grado, di due anni in secondo grado e di un anno nel giudizio di legittimità; rafforzamento dello strumento di conciliazione, il cui tentativo può essere rinnovato in qualunque momento dell'istruzione; riduzione della sospensione dei termini processuali nel periodo feriale, il cui termine finale si accorcia dal 15 settembre al 31 agosto. riduzione dei termini processuali, in particolare per la riassunzione del processo; introduzione di un meccanismo di semplificazione del regime delle nullità; valorizzazione della lealtà processuale delle parti; semplificazione delle deposizioni testimoniali, con possibilità, su richiesta delle parti, di assumere la deposizione richiedendo al testimone di fornire, per iscritto e nel termine stabilito, le risposte agli articoli sui quali deve essere interrogato; ottimizzazione del sistema delle liquidazioni delle spese processuali. (Gesuele Bellini)
Disegno di Legge - Nota di Gesuele Bellini

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