Il Garante per le garanzie nelle Comunicazioni ha reso noto di aver emanato un provvedimento (n. 126/07/CONS) con il quale ha precisato che i consumatori debbono essere liberi di scegliere consapevolmente tra le varie offerte di piani tariffari telefonici presenti sul mercato, sia per la rete fissa sia per quella mobile. Il provvedimento, che entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, contiene l'indicazione di alcune misure poste in essere al fine di tutelare l'utenza. Tra le novità evidenziamo il diritto del consumatore, ribadito dal Garante, di conoscere gratuitamente il piano tariffario e tutte le altre condizioni economiche applicate secondo quanto stabilito dal suo contratto, oltre al suo profilo di consumo telefonico, con il quale si intende il resoconto circa il numero totale delle chiamate e dei minuti delle singole voci di traffico (voce e dati), oltre che la durata media e quella totale delle chiamate effettuate. Nel provvedimento è stato quindi stabilito che in caso di carte prepagate, tali dati dovranno essere accessibili all'utente via internet (accesso riservato), o comunicati dall'operatore telefonico con un messaggio informativo attraverso il numero telefonico di assistenza clienti o altro numero gratuito, oppure via SMS gratuito, digitando un codice. Per gli abbonati invece tali dati dovranno essere specificati in ogni bolletta e almeno una volta l'anno dovrà essere comunicata la generalità delle condizioni economiche inerenti al contratto in corso. Nella decisione viene inoltre precisato l'obbligo per l'operatore di informare l'utente, quando quest'ultimo abbia sottoscritto opzioni o promozioni a pagamento per usufruire di una quantità di servizi predeterminata (sia circoscritta nel tempo, sia in riferimento al volume), circa l'imminente esaurirsi delle predette quantità e del ripristino delle condizioni. Il Codice delle comunicazioni elettroniche, prevede inoltre la possibilità per l'Autorità o il Ministero di infliggere sanzioni, anche piuttosto salate (si va da 5.800 a 58.000 Euro) agli operatori che non rispettano queste nuove regole di trasparenza.
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