Nuovi incentivi per lo smart working. Ma anche stop al calcetto e agli sport di contatto a livello amatoriale, novità per la "movida" con chiusura di bar e ristoranti a mezzanotte e invito mascherina anche in casa

Coronavirus, nuovo dpcm entro stasera

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«Cercheremo di licenziare il Dpcm già stasera». Così il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte a Taranto. Sale la curva dei contagi e già si pensa a quali possono essere le contromisure per evitare il secondo lockdown in pochi mesi (vedi anche Covid: dai blocchi al lockdown gli scenari del Cts).

Si è svolta ieri la riunione con il comitato scientifico, oggi tocca alla cabina di regia con le Regioni e gli enti locali, per arrivare al decreto del presidente del Consiglio con le nuove restrizioni anti contagio da Covid 19.

Vediamo quali misure potrebbero essere introdotte.

Coronavirus, quarantena di 10 giorni

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Ad anticiparlo già ieri, il ministro alla Salute, Roberto Speranza in collegamento con Fazio su Rai3. I giorni di quarantena potrebbero essere solo 10 invece degli attuali 14. È stato il «Cts che ha deciso 10 giorni di quarantena su base dati scientifici». Tuttavia «I contatti dei casi positivi devono stare in quarantena. Fino a ieri era una quarantena di 14 giorni, oggi il Cts, anche per alleggerire il carico che si sta sviluppando dentro la nostra società, è arrivato a decidere 10 giorni come aveva già fatto la Germania sulla base di dati di evidenza scientifica che ci dicono che dal decimo giorno in poi il rischio che si corre è molto basso».

Come dovrebbe funzionare dunque la nuova quarantena? Per i positivi asintomatici con diagnosi confermata da test molecolare l'isolamento sarà di dieci giorni più tampone unico a fine quarantena. Per i positivi sintomatici, quarantena di almeno dieci giorni di cui gli ultimi tre obbligatoriamente senza sintomi e tampone molecolare unico a fine isolamento. Per i positivi asintomatici con riscontro di positività al test molecolare effettuato al decimo e 17esimo giorno, almeno 21 giorni di quarantena l'isolamento si interrompe comunque al 21esimo giorno in quanto le evidenze disponibili non documentano alcun caso di presenza di virus competente per la replicazione. I contatti stretti dovranno sottoporsi a isolamento fiduciario di dieci giorni, più tampone antigenico rapido o molecolare.

Inps, quarantena corta non indennizzabile

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A ciò si aggiungano i chiarimenti dell'Inps che spiega come la malattia non viene riconosciuta ai lavoratori fragili in smart working a meno di malattia conclamata. «Per i lavoratori fragili la quarantena e la sorveglianza precauzionale non configurano un'incapacità temporanea al lavoro - chiarisce l'Istituto - per una patologia in fase acuta tale da impedire in assoluto lo svolgimento dell'attività lavorativa. Tuttavia situazioni di rischio per il lavoratore e per la collettività che il legislatore ha inteso tutelare equiparando, ai fini del trattamento economico, tali fattispecie alla malattia».

In pratica non si può ricorrere alla tutela previdenziale della malattia nei casi in cui il lavoratore in quarantena o in sorveglianza precauzionale perché soggetto fragile continui a svolgere, sulla base degli accordi con il proprio datore di lavoro, l'attività lavorativa presso il proprio domicilio. Nessun riconoscimento della malattia è dovuto per le persone che dovessero fare la quarantena all'estero perché richiesta dal Paese di destinazione.

Stretta su bar e luoghi della movida

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Tra le ipotesi in discussione c'è anche la l'idea della chiusura di bar e ristoranti alle 23. A proposito di movida si procederà con il divieto di sostare davanti ai locali dopo le 21 per evitare il formarsi di assembramenti. E ancora un ulteriore controllo sulla vendita di alcolici da asporto che potrà avvenire solo fino alle 22.

Calcetto e sport amatoriali

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Il dpcm in fieri, come ventilato, andrà a toccare calcetto e sport amatoriali, basket e tutti gli sport di contatto saranno vietati. Si tratta di una misura su cui il Comitato tecnico-scientifico insiste, consigliando di limitare questo tipo di attività considerate a rischio contagio. Nessuna limitazione ulteriore invece per la partecipazione a eventi sportivi e spettacoli aperti al pubblico, come ha garantito il ministro alla Cultura Dario Franceschini.

Smart working (anche per la Pa) esteso fino al 31 gennaio

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Previsti inoltre incentivi per lo smart working portandolo al 70-75% per tutta la durata dello stato di emergenza (quindi fino al 31 gennaio) dai datori di lavoro a ogni rapporto di lavoro subordinato anche in assenza degli accordi individuali nel rispetto degli articoli 18 e 23 della legge 81 del 2017 che disciplina il lavoro flessibile.

Non sfuggirebbe nemmeno la P.A. Dallo scorso mese di settembre per i dipendenti pubblici era iniziato il rientro e le attività da svolgere in remoto si fermavano al 50% del personale. Il Governo punta ad aumentare il ricorso al lavoro da remoto con l'obiettivo di ridurre gli spostamenti e i conseguenti rischi di circolazione e contagio da coronavirus. Fino ad arrivare al 70% le attività degli uffici pubblici da svolgere da casa.

Mascherine anche in casa

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Rimane l'obbligo all'aperto e arriva anche la "forte raccomandazione" della mascherina nelle abitazioni private. "Nel Dpcm andremo a inserire la previsione delle mascherine all'aperto che abbiamo già messo in termini generali nel decreto legge" ha detto Conte. "Inseriremo - anche - una forte raccomandazione sulle mascherine all'interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi" ha aggiunto il premier nel corso della cabina di regia governo-regioni a palazzo Chigi. "Non riteniamo di introdurre una norma vincolante ma vogliamo dare il messaggio che se si ricevono persone non conviventi anche in casa bisogna usare la mascherina", ha sottolineato il presidente del Consiglio.


Foto: 123rf.com
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