Via libera da parte dei leader UE al Recovery Fund, il fondo per la ripresa basato sul prossimo bilancio europeo 2021-2027

Via libera al Recovery Fund

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Il Consiglio europeo apre al Recovery Fund. A seguito della riunione del 23 aprile, i leader degli Stati membri dell'UE hanno convenuto di lavorare per la creazione di un fondo per la ripresa, ritenuto "necessario e urgente". La palla passa ora alla Commissione europea che è stata incaricata di "analizzare le esigenze specifiche e di presentare con urgenza una proposta all'altezza della sfida che ci troviamo ad affrontare", come annunciato da un comunicato sul sito ufficiale del Consiglio europeo che, promette, "continuerà a monitorare attentamente la situazione economica e a preparare il terreno per una ripresa solida". "Siamo tutti d'accordo nel ritenere che le priorità sono la salute e la sicurezza dei nostri cittadini. Abbiamo inoltre convenuto di continuare a monitorare attentamente la situazione, soprattutto con l'avvicinarsi della stagione estiva, e di coordinarci il più possibile al fine di garantire una revoca progressiva e ordinata delle misure restrittive" ha dichiarato, inoltre, il presidente Charles Michel.

Conte: "Recovery Fund, strumento innovativo per reagire all'emergenza"

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"Grandi progressi, impensabili fino a poche settimane fa" ha dichiarato il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte all'esito del Consiglio Europeo, anticipando la successiva conferenza stampa con cui ha annunciato che "27 paesi hanno accettato di introdurre, per reagire a questa emergenza sanitaria, economica e sociale uno strumento innovativo, il Recovery Fund".

Il premier ha chiarito che si tratterà di un "fondo per la ripresa con titoli comuni europei che andrà a finanziare tutti i paesi più colpiti, tra cui l'Italia". E proprio il nostro paese, ha rammentato Conte, è stato in prima fila tra quelli che hanno chiesto l'introduzione di questo strumento "da varare urgentemente, per proteggere le nostre economie e assicurare una ripresa europea che non lasci indietro nessuno, preservando, per questa via, il mercato unico". Tale strumento, ha concluso il premier, "si aggiungerà a quelli già varati e renderà la risposta europea molto più solida, coordinata ed efficace".

Recovery Fund per affrontare la crisi

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La disciplina del Recovery Fund, che dovrebbe essere "temporaneo", si intreccia, dunque, a quella del nuovo bilancio pluriennale UE (2021-2027).

I leader comunitari hanno dunque raggiunto l'intesa politica e convenuto di lavorare alla creazione di un fondo per la ripresa e, a tal fine, hanno incaricato la Commissione di analizzare le esigenze specifiche e di presentare con urgenza una proposta.

"Il fondo dovrà essere di entità adeguata, mirato ai settori e alle aree geografiche dell'Europa maggiormente colpiti e destinato a far fronte a questa crisi senza precedenti" precisa Charles Michel, presidente del Consiglio europeo.

La proposta della Commissione, dunque, dovrebbe chiarire il nesso con il QFP (Quadro Finanziario Pluriennale), che in ogni caso dovrà essere adeguato per affrontare l'attuale crisi e le relative conseguenze."

"Manteniamo il nostro impegno a dare il necessario slancio ai lavori relativi al fondo per la ripresa come pure al QFP, in modo da poter raggiungere il prima possibile un accordo equilibrato su entrambi" precisa Michel. Per gestire l'emergenza economica, l'obiettivo è quello di raddoppiare il budget per il bilancio settennale, che attualmente ha un valore di circa mille miliardi di euro, pari all'1% del PIL dell'Unione europea.

La proposta della Commissione

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Se i 27 hanno dunque trovato un accordo sul Fondo per la ripresa, ma quello che manca sono i dettagli sui tempi di realizzazione e soprattutto su come finanziarlo.

È l'accordo raggiunto dal Consiglio europeo che darà slancio al negoziato volto a stabilire l'ammontare delle risorse che confluiranno nel Recovery Fund, le modalità di utilizzazione delle stesse, la durata e il collegamento tra il fondo e il prossimo bilancio comunitario.

Una proposta della Commissione in tal senso è attesa per il prossimo 29 aprile. L'obiettivo, infatti, è quello di elaborare i dettagli decisivi dell'intervento dell'UE entro entro la seconda o la terza settimana di maggio.

Lo ha precisato anche il premier Conte in un post su Facebook: "la Commissione lavorerà in questi giorni per presentare già il prossimo 6 maggio un Recovery Fund che dovrà essere di ampiezza adeguata e dovrà consentire soprattutto ai Paesi più colpiti di proteggere il proprio tessuto socio-economico".

La distribuzione delle risorse

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Se da un lato, dunque, è chiaro che il fondo "sarà basato sul prossimo bilancio europeo 2021-2027", come ha confermato la presidente Ursula von der Leyen, sono ancora dubbie le modalità di distribuzione delle risorse. La Presidente von der Leyen ha ipotizzato una mediazione tra un'obbligazione a lunga scadenza e interessi ridotti a carico degli Stati e il "bond perpetuo" senza rimborso e finanziato con tasse europee.

Divisione tra i Paesi del Nord e del Sud Europa: i primi vorrebbero prestiti a lungo termine (25-30 anni) da restituire e con bassi interessi, i secondi, invece, puntano a risorse stanziate a fondo perduto e che a mutualizzare anche i pagamenti del debito e i relativi interessi.


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