Nel corso dell'audizione alla Camera il direttore delle Entrate ritorna sulla necessità di concentrarsi sul principio di cassa (Cash flow tax) per superare il meccanismo che ora punta su saldi e acconti

Irpef e Recovery fund

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Irpef con un sistema basato sul principio di cassa, che oltre ad andare incontro alle esigenze di semplicità, potrebbe essere la scelta più azzeccata sul piano della coerenza costituzionale in tema di capacità contributiva. È il direttore dell'Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, a parlare di questo orientamento nel corso dell'audizione alla Camera il 14 settembre scorso illustrando le priorità fiscali da attuare utilizzando il Recovery fund.

Irpef con meccanismo di saldi e acconti inadeguata

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E nella riforma il cambiamento dovrebbe toccare le partite Iva potrebbero in modo da andare oltre il meccanismo degli acconti e dei saldi d'imposta che non rispecchiano l'effettivo andamento delle loro attività. Una strategia quella di Ruffini che partirebbe dall'eliminare il vecchio istituto dell'acconto e saldo, per arrivare ad un modello di pagamento delle tasse più rapido e veloce, fatto di pagamento di imposte e tasse con cadenza mensile o trimestrale in modo diretto e automatico tramite il sistema del Rid (rapporto interbancario diretto). Per Ruffini: «Il sistema basato sul principio di cassa, oltre a soddisfare esigenze di semplicità, costituirebbe anche la scelta più corretta sul piano della coerenza costituzionale in tema di capacità contributiva, con un meccanismo di tassazione basato sulla valorizzazione degli incassi effettivi e delle spese realmente sostenute».

Irpef e Cash Flow Tax

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La tassazione per cassa ovvero Cash Flow Tax è modello impositivo che segue il principio di cassa e non di competenza, e potrà essere applicato a tutte le partite iva di piccola dimensione. Un sistema di tassazione per cassa riguardante per le persone fisiche titolari di partita Iva, con un versamento delle imposte mese per mese sulla base di quanto si incassa effettivamente e al netto di quanto si spende per svolgere la propria attività. Sarebbe possibile un'ottimizzazione del calendario delle scadenze fiscali con il riallineamento al normale calendario delle attività dei cittadini, magari anche sfruttando adempimenti già esistenti, come, ad esempio, la liquidazione periodica Iva. Il fisco sarà in grado di precompilare le dichiarazioni annuali Irpef delle partite Iva, calcolando mese per mese o trimestralmente quanto deve incassare o restituire. Il culmine di questo sistema è quello che vede un prelievo diretto e ricorrente (ovviamente se autorizzato) dal conto corrente del contribuente.


Foto: 123rf.com
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