Fino alla stessa data, il decreto Agosto stabilisce il divieto di notificare cartelle di pagamento ma anche di promuovere nuove azioni esecutive e cautelari

Decreto Agosto e novità sulla riscossione coattiva

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Arrivano le novità del decreto Agosto sulla riscossione coattiva: fino al 15 ottobre continua il divieto di notificare cartelle di pagamento e di promuovere nuove azioni esecutive o cautelari. Sia per la totalità dei debiti verso agenzia delle Entrate Riscossione, sia per le ingiunzioni fiscali emesse dagli enti territoriali (Comuni e Regioni), anche se si tratta di debiti scaduti da tempo o relativi a dilazioni decadute.

Pignoramenti di stipendi e pensioni, c'è la proroga

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Prorogata fino al 15 ottobre la sospensione dei pagamenti al Fisco relativamente a pensioni e stipendi. La modifica sul pignoramento viene prevista dall'articolo 152 del decreto Agosto mentre i pignoramenti «presso terzi diversi da questi (come nel caso dei pignoramenti dei conti bancari), se azionati prima dell'8 marzo scorso seguono il loro corso».

Soglia di tolleranza

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Ricordiamo che il decreto Rilancio per consentire ai debitori di non pagare l'intero importo delle rate sospese entro il mese di novembre, aveva aumentato a 10 rate non pagate la soglia di tolleranza per evitare la perdita del beneficio del termine. L'ampliamento riguarda le dilazioni in corso all'8 marzo scorso sia per quelle richieste, dopo la novella di agosto, entro il 15 ottobre. Pertanto, ipotizzando che nel periodo di moratoria scadano 8 rate (mesi da marzo a ottobre, inclusi), il debitore a novembre potrà proseguire il versamento delle singole rate mensili, senza decadere dal piano di rientro. Occorrerà tuttavia tener presente che si sarà consumata quasi tutta la soglia di tolleranza (sarà ammessa solo un'omissione di pagamento aggiuntiva).

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Foto: 123rf.com
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