La norma inserita nel decreto Rilancio consente un cambiamento della destinazione degli edifici per indirizzarli a obiettivi diversi

Nuove aule, il ruolo dei comuni

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Vecchi edifici non più utilizzabili come tribunali, nemmeno con tutta la buona volontà. Da qui la possibilità, consentita da una norma del decreto Rilancio di utilizzarli, su decisione dei comuni, come aule scolastiche venendo incontro alle esigenze determinate dall'emergenza coronavirus. Un iter che parte seguendo il decreto rilancio e che consentirà di sfruttare al meglio i vecchi tribunali. Gli immobili che erano sede degli uffici giudiziari soppressi nell'ambito della riforma degli scorsi anni su input dei Comuni potranno essere riassegnati.

Nuove aule, la norma del decreto Rilancio

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Saranno le stesse amministrazioni comunali a farsi carico dei mutui a suo tempo contratti dal ministero della Giustizia. Cosa prevede il decreto, nello specifico? «L'immobile - specifica il decreto - può essere destinato all'amministrazione interessata per finalità diverse dall'edilizia giudiziaria, anche in considerazione di particolari condizioni, quali quelle determinate dall'attuale emergenza epidemiologica da virus Covid-19». Possibile dunque un cambiamento della destinazione degli edifici giudiziari stessi per indirizzarli a obiettivi diversi e più coerenti con le necessità del momento. E in primo piano emerge senza dubbia l'individuazione di spazi più ampi da destinare all'attività didattica.

Scuola, gara europea per i banchi monoposto

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Oltre che al reperimento di nuovi spazi, tra le misure per garantire la riapertura in sicurezza è pronta la gara europea per l'acquisto di banchi tradizionali di tipo innovativo. Resta qualche criticità sui trasporti alla quale si darà presto una risposta (leggi Scuola: entro il 7 settembre arrivano i banchi monoposto).


Foto: 123rf.com
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