È accaduto a Cremona dove una partecipata del Comune ha pubblicato un bando pubblico per cercare un avvocato esperto di diritto amministrativo come fornitore di servizi

Avvocati 'fornitori', il comune di Cremona fa da apripista

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Quello che è successo a Cremona potrebbe replicarsi da altre parti: Aem Spa, società in house del Comune di Cremona che abbraccia parcheggi, varchi elettronici, segnaletica stradale, manutenzioni di strade, polo della cremazione, in maniera bizzarra, qualche tempo fa, sul sito aziendale tra le numerose consulenze tecniche affidate all'esterno, aveva inserito anche la ricerca di un avvocato esperto in campo amministrativo, per un incarico di durata triennale e un compenso complessivo di 39mila euro. Una ricerca di personale che era indirizzata a "fornitori".

Avvocati 'fornitori', il bando

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È scaduto ai primi del mese di giugno il bando che aveva previsto l'utilizzo di una definizione ormai inusuale per una prestazione d'opera a carattere strettamente fiduciario. L'avviso poi sarebbe stato costruito come un bando per l'assegnazione di lavori al massimo ribasso: all'"avvocato fornitore". Nel caso di specie era richiesto uno sconto su un prezzo base fissato da Aem, senza chiarire nello specifico i criteri.

Per partecipare alla gara, all'avvocato fornitore viene chiesta una relazione metodologica. Anche questa specifica ha destato più di qualche perplessità tra i legali della città: ciascun avvocato ha un suo metodo di lavoro e il cliente bada solo al risultato finale. Per arrivare all'assegnazione dell'incarico l'avvocato deve poi sostenere un colloquio davanti ad una commissione: difficile che un professionista di esperienza accetti di essere esaminato dagli stessi soggetti ai quali dovrà fornire pareri in materia di diritto amministrativo.

Le perplessità sull'equo compenso

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Come spiega Italia oggi, che ha sentito Marzia Soldani, presidente del Consiglio degli avvocati di Cremona le vere perplessità, al di là della nomenclatura riguardano l'equo compenso che impone un pagamento congruo alla quantità e alla qualità della prestazione, conforme ai parametri ministeriali e un contratto che non abbia clausole vessatorie per il professionista. Da qui la riserva di segnalare il caso al nucleo di monitoraggio istituito presso il Cnf.


Foto: 123rf.com
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