Possibile l'utilizzo del superbonus al 110% previsto dal decreto rilancio: l'unico vincolo previsto è che non si tratti di villette unifamiliari

di Gabriella Lax - Il decreto Rilancio contiene più di 14 miliardi in cinque anni per finanziare l'Ecobonus al 110%. Lo ha chiarito il ministro all'Economia Roberto Gualtieri in relazione alle coperture del provvedimento. Nel decreto in vigore c'è anche una "sorpresa", l'utilizzo del bonus anche per le seconde case (inizialmente escluse) ma con certi limiti.

Ecobonus al 110%, nella nuova bozza di decreto

Ruolo fondamentale del decreto Rilancio è quello di dare uno slancio a sostegno l'efficienza energetica e il settore dell'edilizi" e per incentivare anche i lavori dei condomini che spesso erano bloccati. Però il superbonus per l'efficientamento energetico degli edifici, per la riduzione del rischio sismico (sismabonus) e per interventi di installazione di impianti fotovoltaici e colonnine per la ricarica di veicoli elettrici, nel testo del decreto prevede regole ad hoc per ottenere detrazioni del 110% per le spese sostenute dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021, da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali, di pari importo.

Decreto rilancio, bonus seconde case: le eccezioni

Superbonus al 110% per gli interventi di riqualificazione energetica e antisismica, e possibilità di cedere il credito maturato alle banche o di chiedere lo sconto in fattura all'impresa che realizza i lavori prima era limitato alla prima casa. La versione definitiva prevede l'estensione alle seconde case. La ratio? Evitare nel caso di seconda casa che, con l'impossibilità di svolgere i lavori, si blocchino quelli per l'intero stabile. Dunque nel superbonus al 110% rientreranno anche gli interventi sulle seconde case purché non si tratti di edifici unifamiliari. Saranno quindi incluse le abitazioni che non siano prima casa all'interno di un condominio ma non villette unifamiliari.


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