Nella seduta dello scorso 1° dicembre, il Consiglio dei Ministri ha approvato due decreti legislativi di attuazione delle direttive comunitarie su: ricongiungimenti familiari e soggiorno lungo per gli immigrati extracomunitari. Il primo decreto (ricongiungimenti familiari) incide su alcune condizioni che limitavano o appesantivano ingiustificatamente l'esercizio del diritto del ricongiungimento. Tra le novità più importanti evidenziamo che non è più prevista per i figli minori la condizione di familiari "a carico", la condizione della minore età prevista per il ricongiungimento è esplicitamente riferita al momento della presentazione della domanda, per i figli maggiorenni non è più richiesta l'invalidità totale bensì l'impossibilità di provvedere, in maniera permanente, alle proprie indispensabili esigenze di vita in ragione del loro stato di salute, relativamente al ricongiungimento dei genitori è stata eliminata la necessità dell'accertamento dell'esistenza o meno di altri figli nel Paese di origine, limitandosi a richiedere soltanto la mancanza di un adeguato sostegno familiare. Con il secondo decreto i cittadini stranieri otterranno lo Status di soggiornante di lungo periodo con una permanenza regolare in Italia di almeno 5 anni, da dimostrare con permesso di soggiorno in corso di validità, contro i 6 anni previsti finora. Il cittadino dovrà anche dimostrare di percepire un reddito minimo non inferiore all'importo di un assegno sociale annuo.

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