La Camera approva l'ordine del giorno in tema di patrocinio a spese dello Stato presentato dal capogruppo della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati, Devis Dori

di Gabriella Lax - La Camera ha approvato l'ordine del giorno al Decreto Legge n. 18/2020, "Cura Italia", in tema di patrocinio a spese dello Stato presentato dal capogruppo della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati, Devis Dori che ha recepito, come riporta una nota, molte delle proposte formulate dall'Aiga nel "pacchetto gratuito patrocinio".

Pagamento delle spese di giustizia: l'impegno dell'Esecutivo

Si tratta di un impegno, da parte dell'Esecutivo, «di salvaguardare il prestigio ed il decoro del ruolo e della funzione assunti dai difensori, dagli ausiliari del magistrato e dai consulenti tecnici di parte, a valutare, attraverso gli uffici tecnici del Ministero della giustizia, di concerto con le altre autorità istituzionali competenti, l'opportunità di provvedere, con idonee iniziative, anche legislative, a risolvere le criticità relative alla procedura di liquidazione e pagamento delle spese di giustizia nei termini esposti in premessa, al fine di renderla più celere e semplice».

Arretrati dei pagamenti per i difensori

A ciò si aggiunga il fatto di provvedere «nell'immediatezza ad adottare tutte le iniziative organizzative idonee ad eliminare l'arretrato dei pagamenti in favore dei difensori, ausiliari del magistrato e consulenti tecnici di parte dei compensi liquidati ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 115 del 2002 e divenuti definitivi entro la data del 5 marzo 2020, anche tramite l'adozione di misure di potenziamento e razionalizzazione delle risorse umane degli uffici giudiziari a ciò preposti».

L'augurio finale dell'Aiga è il "pacchetto gratuito patrocinio" possa essere accolto «nella convinzione che il pagamento dei compensi per il patrocinio a spese dello Stato sia il miglior modo per concedere liquidità agli avvocati, soprattutto ai più giovani, in questo particolare e difficile momento storico».


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