Adl Consulting ha interpellato due esperti della cabina di regia voluta dal premier. Ecco le loro indicazioni

di Gabriella Lax - L'emergenza coronavirus ha evidenziato come, in Italia, settori strategici come sanità o sicurezza non possono essere lasciati ai soli interessi di mercato o dei privati. È la lezione che l'Italia sta imparando giorno dopo giorno.

Cabina di regia "Benessere Italia"

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Ad evidenziarlo, in un'intervista nel blog di Adl Consulting, società di Public Affairs, sono la professoressa Filomena Maggino e il dottor Andrea Battistoni, rispettivamente presidente e vice presidente della Cabina di Regia "Benessere Italia", voluta dal presidente del consiglio Giuseppe Conte. I due addetti ai lavori fanno parte impegnati della task force che sta elaborando le strategie di uscita dalla crisi sanitaria.

I settori strategici

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Tornando all'incipit, uno dei nodi dipanati dall'emergenza conoravirus è stato mettere in evidenza, afferma Maggino che ci sono dei settori del Paese, così importanti «che non possono essere lasciati ai soli interessi di mercato o dei privati. Si pensi alla sanità e all'istruzione, alla mobilità all'energia; in generale alla sicurezza, sono tutti settori sui quali vanno fatte delle riflessioni su ciò che è successo». Tutto questo ha portato ad un cambiamento rispetto ai passato in relazione ai «modelli di organizzazione del lavoro, dagli spazi di lavoro agli strumenti di collaborazione e interazione - ma non solo, chiarisce Battistoni, la conseguenza sarà un differente - welfare, nuovi modelli abitativi, nuovi servizi da pensare anche per gli anziani e per la loro assistenza in ottica di invecchiamento attivo curvando su un modello di rete sociale di interscambio generazionale di aiuto».

Il nuovo ruolo dello Stato

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Il lavoro nella "Cabina di regia" incorpora la necessità di far crescere nelle istituzioni «il concetto alto della sussidiarietà in questo momento «non declinato in senso regolamentare che chiama ad un nuovo ruolo dello Stato in asset strategici, non necessariamente in senso proprietario ma sicuramente in termini di competenze di ultima istanza quando in gioco c'è la sicurezza nazionale. Questo quello che vorremmo portare alla base del modello di sviluppo».

Dai borghi, idee di rilancio per il "Made in Italy"

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Si lavora con lo guardo all'orizzonte che punta a rialzare la testa facendo leva sulle potenzialità in essere del Paese. I due esperti di Benessere Italia anticipano un'idea per il rilancio del made in Italy: «stiamo lavorando ad una proposta alternativa per il sistema della coesione territoriale italiana per la realizzazione di piattaforme che valorizzino i marchi e i prodotti del made in Italy magari anche grazie a tecnologie come la blockchain. Vendere il prodotto italiano come piattaforma anche per mantenere l'unicità dei nostri borghi».


Foto: 123rf.com
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