Cassa Forense consente agli avvocati in possesso dei requisiti previsti dal decreto del 28 marzo 2020 di fare domanda per il bonus di 600 euro. Piattaforma attiva dalle ore 12 del 1° aprile 2020

di Annamaria Villafrate - Il decreto interministeriale del 28 marzo 2020 ha esteso anche ai professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria, in possesso di determinati requisiti, il bonus una tantum di 600 euro. Cassa Forense in tempi record ha messo a punto la procedura per consentire ai legali in difficoltà a causa dell'emergenza Covid 19, di presentare in modalità telematica la domanda per beneficiare dell'indennità. Al momento però, a causa del numero elevato delle domande che stanno pervenendo alla Cassa, non è possibile accedere alla pagina che descrive la procedura per presentare la domanda. L'Ordine degli avvocati di Roma nel frattempo ha diffuso un comunicato (sotto allegato) contenete le prime indicazioni di base.

Bonus di 600 euro anche per gli avvocati

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Il decreto Interministeriale del 28 marzo 2020 dei Ministri del Lavoro e dell'Economia e Finanze ha esteso il bonus di 600 euro anche ai professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria, costretti a cessare o limitare l'attività lavorativa e causa delle restrizioni imposte per l'emergenza sanitaria Covid19.

Chi può chiedere il bonus

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Possono fare domanda per il bonus una tantum di 600 euro i professionisti che nel 2018 hanno dichiarato un reddito non superiore a 50.000 euro. In dettaglio sono ammessi al bonus coloro che:

  • hanno conseguito, nell'anno di imposta 2018, un reddito complessivo, al lordo dei canoni di locazione, non superiore a 35.000 euro, se l'attività è stata limitata dai provvedimenti restrittivi dettati dall'emergenza Covid19;
  • hanno conseguito, nell'anno di imposta 2018, un reddito complessivo al lordo dei canoni di locazione, compreso tra 35.000 euro e 50.000 euro se hanno cessato, ridotto o sospeso l'attività a causa dell'emergenza epidemiologica Covid19.

Per cessazione dell'attività si intende la chiusura della Partita Iva tra il 23 febbraio e il 31 marzo 2020, per riduzione o sospensione la comprovata diminuzione del reddito, nella misura di almeno il 33% nel corso del primo trimestre 2020, rispetto al primo trimestre del 2019.

Il reddito è individuato in base al principio di cassa (sottraendo dai ricavi e dai compensi le spese sostenute durante l'esercizio), che deve essere attestato con autocertificazione

Come si presenta la domanda alla Cassa

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In base al comunicato diffuso nella giornata di oggi dall'Ordine degli Avvocati di Roma, la domanda per il bonus può essere presentata solo in modalità telematica, previo accesso all'area personale, utilizzando le credenziali in proprio possesso (codice meccanografico e Pin) a partire dalle ore 12.00 del 1 aprile 2020 e fino alle ore 24.00 del 30 aprile 2020.

I format predisposti per la presentazioni delle domande devono essere compilati in ogni parte, compresa l'indicazione delle coordinate bancarie o postali necessarie per l'accredito dell'indennità, avendo cura di allegare copia del proprio documento di riconoscimento in corso di validità e del codice fiscale.

Non saranno ammesse le domande prive dei requisiti richiesti o presentate in modalità cartacea o diversa da quella prevista. Le domande saranno accolte in base all'ordine cronologico di presentazione e fino a esaurimento dei 200 milioni stanziati.

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Foto: 123rf.com
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