Cnf e Anm chiedono la sospensione delle udienze e dei termini fino al 3 aprile. Ecco le linee guida del Csm e le misure che dovrebbero approdare nel decreto Coronavirus ter
di Annamaria Villafrate - Cnf e Anm chiedono la sospensione delle udienze e dei termini fino al 3 aprile, il CSM approva con delibera plenaria dell'11 marzo le linee guida necessarie per garantire il funzionamento, nei limiti del possibile, della macchina della giustizia, garantendo al contempo il rispetto delle misure igienico sanitarie di sicurezza previste. Nel frattempo, si attendono altre misure più drastiche nel decreto coronavirus ter che dovrebbe approdare domani in Consiglio dei Ministri:

Le linee guida del CSM

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Al termine della delibera plenaria 11 marzo 2020 (sotto allegata) il CSM, dopo il d.l. n. 11 8 marzo 2020 contenente le "Misure straordinarie ed urgenti per contrastare l'emergenza epidemiologica da Covid-19, considerata la necessità di garantire continuità ed efficienza al settore della giustizia, individua due fasi per mettere in atto le misure necessarie:
  • la prima, fino al 22 marzo, finalizzata a mettere in atto le azioni necessarie per evitare la diffusione del contagio, come il differimento delle udienze e la sospensione dei termini, salve eccezioni per alcuni procedimenti;
  • la seconda fase, dal 23 marzo al 22 maggio, prevede invece la messa in atto delle misure necessarie per trattare gli affari giudiziari evitando assembramenti e contatti ravvicinati tra le persone.

Le indicazioni del Csm ai dirigenti

  • Queste le direttive del Csm ai dirigenti per attuare le misure urgenti emergenza Covid-19:
  • adottare le misure organizzative attraverso misure partecipate, nel rispetto delle norme igienico sanitarie previste, con il personale amministrativo, i componenti degli uffici e l'avvocatura;
  • adottate le misure organizzative suddette i dirigenti devono trasmettere al Csm i provvedimenti specifici e quelli di carattere generale;
  • interloquire con i membri dell'avvocatura per organizzare i rinvii delle udienze in modo da non aggravare gli adempimenti processuali e il rischio di contagio;
  • valutare la possibilità di accogliere la richiesta di svolgere le udienze penali in videoconferenza;
  • invitare i magistrati a disporre il rinvio delle udienze civili in modalità telematica;
  • celebrare le udienze civili "che non richiedono la presenza di soggetti diversi dai difensori delle parti mediante lo scambio e il deposito in telematico di note scritte contenenti le sole istanze e conclusioni, e la successiva adozione fuori udienza del provvedimento del giudice";
  • stesse disposizioni per quanto riguarda le udienze civili e penali dei Tribunali per i Minorenni.

Scadenze organizzative

La delibera plenaria prevede inoltre:
  • la sospensione dei termini relativi ai programmi di gestione, da valutare tenendo conto delle condizioni presenti al momento della loro predisposizione, salvi i correttivi necessari a fronteggiare l'attuale fase di emergenza, da valutare in sede centrale solo in seguito;
  • "la sospensione delle applicazioni extra-distrettuali per le quali è in corso interpello con termini non scaduti (termini per la comunicazione della disponibilità e per la formulazione del parere del consiglio giudiziario)";
  • la proroga dei termini per la predisposizione delle tabelle feriali: il termine del 20 aprile 2020, per i dirigenti degli Uffici è prorogato al 20 maggio, quello dell'11 maggio 2020 per i consigli giudiziari è prorogato al 10 giugno;
  • la proroga di 30 giorni per il deposito dei pareri dei Consigli Giudiziari sulla proposta di distribuzione dell'aumento della pianta organica.

Telelavoro per i magistrati

Considerata l'opportunità d'incentivare il lavoro da remoto o in modalità telematiche del lavoro dei magistrati, si invitano il Ministero della Giustizia, la Scuola Superiore della Magistratura, la Dgsia, i i Rid e Magrif a valutare:
  • la modifica delle norme processuali necessarie;
  • la predisposizione urgente della necessaria formazione e-learning;
  • ogni intervento utile a assicurare in tempi rapidi ai magistrati e al personale di cancelleria gli applicativi e l'assistenza tecnica dedicata;
  • l'attivazione urgente della strumentazione tecnica necessaria a rendere concreta la partecipazione a qualsiasi udienza delle persone detenute, internate o in stato di custodia cautelare è assicurata, ove possibile, mediante videoconferenze o con collegamenti da remoto e le udienze civili che non richiedono la presenza di soggetti diversi dai difensori e dalle parti mediante collegamenti da remoto;
  • l'opportunità che i dirigenti consentano l'espletamento del tirocinio, ex art. 73 D.L. 69/2013 con modalità da remoto, favorendo il recupero delle ore in un momento successivo nei casi in cui non è praticabile, per evitare che la conclusione venga posticipata.

Le richieste del Cnf

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Il Consiglio nazionale forense con la nota di aggiornamento del 12 marzo 2020 (sotto allegata) chiede al ministro della Giustizia Bonafede un decreto per abrogare e modificare il n. 11 /2020 "per fissare al 3 aprile il periodo di sospensione delle udienze oltre altri relativi incombenti."

Le indiscrezioni sui rinvii d'udienza

Il Governo risponde alle richieste di rinvio delle udienze con il nuovo decreto disponendo, secondo le ultime indiscrezioni raccolte da Adnkronos, "la sospensione dei termini processuali a tutti i procedimenti" fino al 3 aprile, come richiesto dal Cnf, anche se c'è un'elevata possibilità che la sospensione venga prorogata al 15 aprile.
Dalla sospensione saranno escluse probabilmente le udienze civili il cui differimento potrebbe compromettere i diritti che si chiedono di tutelare e le udienze penali che riguardano i detenuti.
I vari aspetti della sospensione verranno chiariti in sede di conversione del decreto. In questo modo magistrati e avvocati avranno le risposte attese da giorni.

Gli interventi emergenziali per famiglie e lavoratori

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A questi provvedimenti destinati al settore giustizia si aggiungono altre misure estremamente importanti per famiglie, lavoratori dipendenti e imprese, di cui si sta parlando da diversi giorni e che saranno introdotti nel decreto Coronavirus ter:
  • per i lavoratori privati la quarantena è equiparata alla malattia, ma i costi sono a carico dello Stato, non dell'Inps e dei datori di lavoro;
  • accesso rapido al fondo per la sospensione fino a diciotto mesi sulle rate dei mutui per l'acquisto della prima casa;
  • congedi speciali e voucher per le baby-sitter per lavoratori dipendenti o autonomi con figli piccoli costretti a stare a casa a causa della chiusura delle scuole;
  • cassa integrazione con procedura semplificata e cassa in deroga per tutti i lavoratori dipendenti, compresi gli agricoli, non coperti e non tutelati da fondi di solidarietà.
L'Agenzia delle Entrate intanto comunica la sospensione di accertamenti, ispezioni, controlli, verifiche, accessi, riscossioni e contenziosi.
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Scarica pdf CSM delibera 11.03.2020
Scarica pdf nota CNF 12.03.2020

Foto: 123rf.com
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