La cedolare secca 2020 con le aliquote confermate dalla legge di bilancio e il ritorno dell'impossibilità di applicarla ai negozi

di Valeria Zeppilli - La cedolare secca è un regime di tassazione applicabile agli immobili a uso abitativo, introdotta nel nostro ordinamento dal decreto legge numero 23/2011.

Cedolare secca: cosa comporta

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Essa determina la possibilità di pagare un'imposta sostitutiva dell'Irpef e delle addizionali e l'esenzione dalle imposte di registro e di bollo, altrimenti dovute all'Agenzia delle entrate per registrare, risolvere o prorogare un contratto di locazione.

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Chi sceglie la cedolare secca, tuttavia, non può chiedere l'aggiornamento del canone di locazione sulla base delle variazioni Istat dell'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati dell'anno precedente.

Cedolare secca 2019: negozi

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Nel corso degli anni, la disciplina della cedolare secca è stata oggetto di diverse riforme, tra le quali si ricorda quella apportata dalla legge di Bilancio 2019 che ha previsto, per il 2019, l'applicabilità di tale regime speciale di tassazione non solo agli immobili a uso abitativo, ma anche agli immobili non abitativi e, quindi, ad esempio, ai negozi o ai magazzini.

Più precisamente, nel corso del 2019 è stato possibile optare per la cedolare secca nella misura del 21% anche in caso di locazione di immobili classificati nella categoria catastale C/1 (negozi o botteghe), di superficie fino a 600 metri quadrati al netto delle pertinenze e delle relative pertinenze (locate congiuntamente) riconducibili alle categorie:

  • C/2 (magazzini e locali di deposito),
  • C/6 (stalle, scuderie e rimesse),
  • C/7 (tettoie chiuse e aperte).

Cedolare secca 2020 immobili commerciali

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La possibilità di optare per la cedolare secca con riferimento alle locazioni di immobili commerciali è rimasta limitata al solo 2019, in quanto la legge di Bilancio 2020 non ne ha previsto la proroga.

Di conseguenza, chi stipula un contratto di locazione di un negozio e di una relativa pertinenza con decorrenza dal 2020 non può scegliere di avvalersi dell'imposta sostitutiva in esame.

Chiaramente, l'opzione resta in vigore anche quest'anno e per tutta la durata della locazione in caso di contratti stipulati nel 2019.

Cedolare secca 2020: l'aliquota

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Con riferimento alla cedolare secca, la legge di Bilancio 2020 ha tuttavia prorogato l'aliquota del 10% sui canoni delle locazioni abitative a canone concordato nei Comuni ad alta intensità abitativa.

Resta invariata l'aliquota ordinaria del 21%, applicata ai contratti a canone libero e alle locazioni di durata non superiore a 30 giorni.

Valeria Zeppilli

Foto: 123rf.com
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