Il 28 febbraio 2020 è il termine stabilito per il versamento della rata prevista dal piano dei pagamenti per la rottamazione-ter. Vediamo in quali casi

di Gabriella Lax - Rottamazione cartelle, ecco la prossima scadenza. Agenzia delle entrate, il 28 febbraio 2020 è il termine stabilito per il versamento della rata prevista dal piano dei pagamenti. L'Agenzia delle entrate, in una comunicazione sul suo sito, ricorda che il prossimo 28 febbraio scade il termine stabilito dalla legge per il versamento della rata prevista dal piano dei pagamenti per oltre un milione di italiani. Serve pagare la rata per non perdere i benefici.

Domanda presentata entro il 30 aprile

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Ricapitolando, entro il 30 giugno 2019 Agenzia delle entrate-Riscossione ha inviato al contribuente la risposta alla dichiarazione di adesione alla "rottamazione-ter".

La prima rata e la seconda, relative al 10% dell'importo dovuto, sono scadute il 30 novembre, ma il termine è slittato a lunedì 2 dicembre perché coincidente con la giornata festiva del sabato. Le rate successive scadono il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno. Per il pagamento si dovranno utilizzare i bollettini allegati alla "Comunicazione delle somme dovute". Nel caso in cui il piano sia ripartito in più di dieci rate, il contribuente ha ricevuto i primi 10 bollettini (allegati alla Comunicazione) per il pagamento. Prima della scadenza dell'undicesima rata, Agenzia delle entrate-Riscossione manderà gli altri bollettini da utilizzare per i pagamenti successivi.

Chi è rientrato automaticamente nella "rottamazione-ter"

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Sempre entro lo scorso 30 giugno 2019 Agenzia delle entrate-Riscossione ha inviato al contribuente un piano di dilazione ripartendo il debito residuo del precedente piano concesso ai sensi del DL 148/2017 (c.d. "rottamazione-bis") in 10 rate di pari importo.

Dopo la rata slittata al 2 dicembre, le successive scadono il 31 luglio e il 30 novembre degli anni successivi a decorrere dal 2020. Per il pagamento si dovranno utilizzare i bollettini allegati alla "Comunicazione delle somme dovute".

Domanda presentata entro il 31 luglio

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Infine, entro il 31 ottobre 2019 Agenzia delle entrate-Riscossione ha inviato al contribuente la risposta alla dichiarazione di adesione alla "rottamazione-ter". In base alla scelta fatta dal contribuente, il debito è estinto in un'unica soluzione (con scadenza di pagamento al 30 novembre 2019, slittata al 2 dicembre), oppure con un piano di dilazione. In quest'ultimo caso, sono previste fino a un massimo di 17 rate consecutive (5 anni) così suddivise: la prima rata, scaduta il 30 novembre 2019 (2 dicembre), è pari al 20% delle somme complessivamente dovute. Le restanti 16, di pari importo, sono da versare in quattro rate annuali con scadenza il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2020.

Oppure 9 rate consecutive di pari importo (3 anni), nel caso in cui per gli stessi carichi sia stata già richiesta la "rottamazione-bis", ma non risultino pagate, entro il 7 dicembre 2018, le rate di luglio, settembre e ottobre 2018. La prima rata del nuovo piano è scaduta il 30 novembre 2019 (2 dicembre), le restanti otto scadono il 28 febbraio, il 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre degli anni 2020 e 2021.


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