Il sistema di pagamento aggregato a WhatsApp è molto simile ad altri sistemi già in uso e si basa su tecnologia UPI piattaforma di pagamento che lavora in tempo reale

di Gabriella Lax - Arriva WhatsApp pay. Il sistema di pagamento aggregato a WhatsApp è molto simile ad altri sistemi già in uso e si basa su tecnologia UPI piattaforma di pagamento che lavora in tempo reale.

WhatsApp Pay in uso in diversi paesi

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È stato Mark Zuckerberg, seo di Facebook, nel corso della presentazione dei risultati finanziari del social ad annunciare il lancio nei prossimi sei mesi «in diversi Paesi» di WhatsApp pay. Una possibilità che riguarda anche l'Italia. La sperimentazione è partita nel 2018, al momento i test sono in corso in India, su circa mille utenti. Lo scorso anno una serie di problematiche normative ne hanno impedito il lancio, ma sembra che le difficoltà siano state superate. «Con WhatsApp Payments - spiega Zuckerberg - potrete inviare denaro in maniera semplice e rapida quanto inviare una foto. Sono davvero entusiasta e mi aspetto di iniziare a implementarlo in diversi Paesi e di fare molti progressi nei prossimi sei mesi».

Come funzionerà WhatsApp pay

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Il sistema di pagamento aggregato a WhatsApp è molto simile ad altri sistemi già in uso da tempo. Si basa su tecnologia UPI (Unified Payment Interface) Peer to Peer, piattaforma di pagamento che lavora in tempo reale, sviluppata da National Payments Corporation of India per facilitare le transazioni interbancarie. In pratica consente di effettuare pagamenti fra persone, ma anche di pagare nei siti di e-commerce che lo supportano. I pagamenti passano attraverso il proprio account WhatsApp che è legato a un conto corrente o a una carta di credito.

Come la cinese WeChat

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In questo senso, WhatsApp sembra voler emulare l'esperienza della sua omologa cinese WeChat: nata come semplice piattaforma di messaggistica, ed oggi usata per effettuare transazioni economiche. WeChat è un'applicazione di proprietà della holding cinese Tencent. WeChat in Cina è stata creata come applicazione di messaggistica, per essere in seguito trasformata in piattaforma di business. Non solo consente lo scambio di denaro fra privati ma anche le transazioni finanziarie fra utente e aziende. In poche parole è possibile tramite l'app pagare le bollette, i biglietti del treno, le multe, gli acquisti online. Ancora sei mesi di sperimentazione e si vedrà se Zuckerberg riuscirà ad eguagliare o superare il primato cinese.

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Foto: 123rf.com
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