Slitta il deposito in Cassazione delle firme per il referendum sul taglio del numero dei parlamentari

di Redazione - Colpo di scena sul referendum contro il taglio dei parlamentari. A causa del ritiro di alcune firme, è slittato infatti il deposito in Cassazione previsto per questa mattina.

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Mancano firme, slitta deposito

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Le firme raccolte erano 66, due in più rispetto a quelle necessarie per chiedere il referendum. Ma all'ultimo momento ben 4 firme sono state ritirate dai senatori.

"Alcuni, credo 4, hanno ritirato la firma. Ma altri hanno chiesto di aggiungersi, per questo ci è sembrato corretto riaprire i termini della raccolta firme e chiedere un nuovo appuntamento in Cassazione" spiega Andrea Cangini di Fi tra i promotori della raccolta.

Il termine per il deposito in Cassazione scade il 12 gennaio.

La riforma del taglio dei parlamentari

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La riforma, si ricorda, prevede la seguente composizione del Parlamento: sono state tagliate 345 poltrone, i deputati sono scesi da 630 a 400 e i senatori da 315 a 200. Secondo le previsioni, questo tipo di riduzione, porterebbe ad un risparmio di spesa di 100 milioni di euro lordi all'anno per lo Stato.

Referendum tra maggio e giugno

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Dopo il deposito delle firme, la Suprema Corte avrà un mese di tempo per verificare le firme, toccherà poi al governo entro due mesi indire il referendum, che non prevede quorum. Presumibilmente si andrà al voto tra maggio e giugno.

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Foto: 123rf.com
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