Lo prevede uno degli emendamenti al decreto fiscale in conversione alla Camera. Prima bocciato e poi riammesso il bonus airbag può arrivare fino a 250 euro

di Redazione - Fino a 250 euro per chi acquista protezioni airbag per moto e motorini. È quanto prevede un emendamento al decreto fiscale collegato alla manovra in conversione in Parlamento. Il testo, dopo essere stato ritenuto inammissibile dalla commissione finanze della Camera è stato riammesso insieme alla riduzione dell'Iva sugli assorbenti (Tampon tax) e ad altri emendamenti che si attestano quindi su quota 800.

Bonus airbag: cosa prevede

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Il testo, presentato dal M5S, mira ad introdurre l'art. 16-ter al Testo Unico delle imposte sui redditi (Dpr n. 917/1986) e prevede due tipi di sconto:

- un bonus pari al 26% delle spese documentate, fino a un ammontare complessivo non superiore ad euro 500, "sostenute per l'acquisto di dispositivi di protezione individuale airbag, ad attivazione meccanica o elettronica, compresi quelli integrati in capi di abbigliamento";

- un bonus pari al 50% delle spese documentate, "fino ad un ammontare complessivo delle stesse non superiore ad euro 500, sostenute per l'acquisto di dispositivi di protezione individuale airbag, ad attivazione meccanica o elettronica, compresi quelli integrati in capi di abbigliamento, qualora tale spesa sia sostenuta successivamente e nel medesimo anno d'imposta nel quale l'avente diritto abbia acquistato un ciclomotore o un motociclo nuovo di fabbrica, elettrico o con motore a scoppio che sia conforme alla normativa europea antinquinamento Euro 5 o successive".

Le misure sarebbero finanziate con 1,7 milioni di euro per il 2020 e con 20 milioni di euro a decorrere dall'anno 2021, mediante il corrispondente utilizzo di quota parte delle maggiori entrate derivanti da un aumento dell'1% dell'aliquota sulle quietanze delle assicurazioni.

Vai al testo dell'emendamento sul sito della Camera

Tampon tax: taglio Iva su assorbenti

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Anche la richiesta di abbassare l'Iva sugli assorbenti e gli altri prodotti igienici femminili dal 22% al 10% è uscita dalla porta per rientrare dalla finestra. Una richiesta che non è nuova in Parlamento (c'era stato già un tentativo con il ddl semplificazioni ma andato a vuoto) e che ora riemerge con l'emendamento bipartisan, a prima firma Laura Boldrini (Pd) e condiviso da una trentina di deputate di maggioranza ed opposizione.

- Assorbenti donne con Iva al 10%

La ratio è che i prodotti sanitari e igienici femminili non sono beni di lusso ma una necessità. Per la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, la possibilità di abbassare l'Iva su tali prodotti "è una battaglia di civiltà che dobbiamo portare avanti".

Decreto fiscale 2020: gli altri emendamenti sopravvissuti

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Tra gli altri emendamenti sopravvissuti, recuperati anche quello che chiede l'esenzione Iva per gli acquisti di apparecchiature destinate alla ricerca scientifica, alcune proposte dedicate ai territori colpiti dal sisma, alle famiglie in difficoltà, alla mobilità sostenibile e ad incentivi e contributi alle imprese.


Foto: 123rf.com
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