Lo afferma l'indagine realizzata dall'Ifop per la Fondazione Jean-Jaurès e la Fondazione europea degli studi progressisti con un sondaggio tra Italia, Spagna, Germania, Regno Unito e Francia

di Gabriella Lax - Sei lavoratrici su dieci hanno subito atti di sessismo. Ad affermarlo l'indagine realizzata dall'Ifop (Institut français d'opinion publique, società internazionale di sondaggi e ricerche di mercato) per la Fondazione Jean-Jaurès e la Fondazione europea degli studi progressisti con un sondaggio tra Italia, Spagna, Germania, Regno Unito e Francia.

Ue, atti sessisti per sei lavoratrici su 10

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Atti sessisti, o peggio molestie o violenze a subirli il 60% delle lavoratrici in Europa. Lo studio ha preso in esame, nel mese di aprile 2019, 5 mila donne di cinque paesi dell'Unione: Germania, Francia, Spagna, Italia, Gran Bretagna. Dati che non forniscono un quadro completo considerata la reticenza a parlare apertamente di abusi o molestie sessuali sul luogo di lavoro.

In Germania e Spagna i dati più allarmanti

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Ben il 68% delle donne tedesche intervistate, come riporta Eunews, ammette di aver subito una violenza sessuale o sessista nel corso della propria carriera; per la Spagna il dato scende al 66% delle donne. Il 21% delle donne nell'ultimo anno ha testimoniato una molestia nell'ambiente professionale, la maggior parte dei casi vedono coinvolte Italia e Spagna. Ma quali sono i tipi di atti di violenza ai quali fa riferimento il sondaggio? In primis quelle verbali e visive, secondo i dati il 26% delle donne sia soggetta a fischi, gesti grossolani riguardanti l'aspetto fisico o degli indumenti. Per quanto riguarda le molestie sessuali il 18% delle vittime confessa di essere stata toccata almeno una volta nelle parti intime, in Francia una donna su tre è stata molestata o aggredita sessualmente sul posto di lavoro. L'11% delle interpellate ha detto di aver avuto relazioni sessuali "forzate" o "non volute" con persone dello stesso ambiente lavorativo nell'arco della loro carriera professionale.

Chi sono le vittime

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Ecco l'identikit delle vittime: si tratta di donne i sotto dei 30 anni, con un lavoro in città, lesbiche o di orientamento religioso non cattolico. Subisce molestie il 42% delle giovani, le aggressioni sono più frequenti in centro città (27%) rispetto che in provincia (18%), ma le donne etero (21%) sono meno prese di mira rispetto a quelle omosessuali (36%); lo stesso discorso vale per le vittime di fede musulmana, il doppio rispetto alle donne cattoliche. E gli aggressori chi sono? Colleghi, clienti o fornitori. In questo scenario non roseo non tutte decidono di fare qualcosa. Solo dal 9% al 16% delle donne decidono di rivolgersi a qualcuno perché intervenga, prevale la paura di perdere il lavoro. Tra il 33% e il 47% delle vittime non denuncia la situazione e si limita a confidarsi con un parente o un collega dello stesso rango.


Foto: 123rf.com
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