Entro fine anno il Senato potrebbe dare il via libero definitivo al provvedimento che punta alla maggior diffusione dei defibrillatori semiautomatici e automatici esterni
di Lucia Izzo - Dopo il consenso unanime della Camera, anche il Senato si appresta a pronunciarsi sul ddl (sotto allegato) recante "Disposizioni in materia di utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e automatici in ambiente extraospedaliero".

Il provvedimento, da molti definito "una legge di civiltà", mira a favorire la diffusione su scala nazionale dei defibrillatori, da Nord a Sud e in molti luoghi pubblici, con l'obiettivo di agire prontamente in caso di emergenze.

Complici i numerosi eventi di cronaca, che raccontano di decessi provocati da arresti cardiaci che un intervento quanto più immediato possibile avrebbe potuto evitare, il testo ha raccolto un ampio e pressoché unanime consenso parlamentare e per questo potrebbe presto giungere alla sua approvazione definitiva dopo aver ottenuto al Senato la sede deliberante in commissione Igiene e sanità.

Legge defibrillatori a un passo dall'approvazione

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Come ha dichiarato al Sole24Ore il deputato e promotore Giorgio Mulè "Il traguardo è a un passo. Il 22 ottobre il Senato elegge il presidente della commissione Igiene e sanità. Da quel momento ogni giorno è buono per l'approvazione. Ritengo che entro il mese di novembre o comunque entro la fine dell'anno, la legge sarà già pubblicata sulla Gazzetta ufficiale e in vigore".

Il provvedimento, secondo Mulè, renderà l'Italia all'avanguardia in Europa nel soccorso in caso di arresto cardiaco: "è una legge fondamentale - sottolinea il deputato - perché colpisce tutti i fronti della rianimazione: dalla diffusione dei defibrillatori alla formazione di un esercito della salvezza fatto da ragazzi, insegnanti e da tutti coloro che stanno a scuola. E i defibrillatori saranno ovunque, con una App sul telefonino che dirà in ogni momento dove si trovano i volontari più vicini che possono intervenire".

DAE nei luoghi pubblici

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Dopo un arresto cardiaco, che può colpire chiunque, sia bambini che adulti, ogni momento è prezioso e fondamentale e spesso, i decessi sono determinati proprio dal tempo che passa dall'evento ai soccorsi. Per questo i promotori, rilevando come l'uso tempestivo del defibrillatore consentirebbe di salvare molte vite, hanno ritenuto indispensabile prevedere una diffusione capillare dei DAE anche fuori dagli ospedali, ad esempio presso le scuole e le aziende, passando per gli impianti sportivi.

In particolare, risulterebbe necessario dotarsi di questi strumenti nelle sedi delle pubbliche amministrazioni in cui siano impiegati almeno 15 dipendenti e che abbiano servizi aperti al pubblico.

Ancora, tra i luoghi in cui favorire la progressiva diffusione dei DAE, il testo menziona anche aeroporti, stazioni ferroviarie e porti, nonché la collocazione a bordo dei mezzi di trasporto aerei, ferroviari, marittimi e della navigazione interna che effettuano tratte con percorrenza continuata, senza possibilità di fermate intermedie, della durata di almeno due ore e, comunque, presso i gestori di pubblici servizi, nonché di servizi di trasporto extraurbano in concessione.

Un'app per geolocalizzare i defibrillatori

Per favorire l'individuazione dei dispositivi più vicini al luogo dell'emergenza, inoltre, si prevede una vera e propria mappatura degli stessi che passa attraverso una geocalizzazione tramite applicazione mobile integrata con i servizi delle centrali operative del sistema di emergenza 118.

I soccorritori, che è possibile reclutare attraverso l'applicazione, saranno individuati tra quelli registrati su base volontaria negli archivi informatici della centrale operativa del sistema di emergenza sanitaria 118 territorialmente competente.

Formazione e sensibilizzazione

L'ampia diffusione necessiterà anche di essere accompagnata da apposite campagne di sensibilizzazione e da investimenti per la formazione, a partire dalle scuole attraverso corsi specifici rivolti a docenti e non docenti, educatori, genitori e studenti.

Scriminante dello stato di necessità

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Per incentivare all'uso dei DAE e proteggere dal rischio di sanzioni penali nei confronti di chi presta soccorso, il d.d.l. mira a introdurre la scriminante dello stato di necessità ex art. 54 c.p. nei confronti di coloro che utilizzino un defibrillatore nel tentativo di prestare soccorso a una vittima di sospetto arresto cardiaco (dunque indipendentemente dall'esito).

Gli operatori del 118 dovranno comunque fornire, raggiunti da chiamate di emergenza, le istruzioni da seguire, in attesa dell'arrivo dei mezzi di soccorso, sulle manovre di rianimazione cardiopolmonare di base e sull'uso del DAE nonché, ove possibile, le indicazioni utili a localizzare il DAE più vicino al luogo ove si sia verificata l'emergenza.

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Foto: 123rf.com
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