La denuncia di Codacons sulla "moda" dilagante nella capitale e in tutta Italia degli emuli della ragazzina di The Ring che seminano il terrore

di Redazione - "Dilaga a Roma il 'Samara challenge', una moda idiota che non appare né divertente, né sensata, e che rischia di creare pericoli per la pubblica incolumità, oltre a richiedere spesso l'intervento delle forze dell'ordine". A denunciarlo il Codacons sulla base di quanto sta accadendo in questi giorni a Roma e in molte altre città italiane, dove alcuni soggetti, emuli della ragazzina protagonista del film horror "The Ring" stanno seminando il terrore tra i cittadini.

Samara Challenge, lo "scherzo" che semina terrore

"In tutta la città si moltiplicano le segnalazioni, con avvistamenti in numerosi quartieri, da San Basilio a Tor Bella Monaca fino all'Appio, passando per Centocelle, Casal Monastero e Vermicino - avvisa il Codacons - Persone dotate di scarsa intelligenza che girano travestiti come la protagonista del film 'The Ring', spaventando i passanti e provocando la rabbia dei residenti, che in alcuni casi hanno dato vita a vere e proprie retate che non si sono concluse in modo tragico solo grazie all'intervento di Polizia e Carabinieri". Questo con riferimento alla capitale, ma molte segnalazioni arrivano da tutta Italia.

Samara Challenge: una moda che configura veri e propri reati

Si tratta di una "moda" che, spiega il presidente Codacons Carlo Rienzi, "configura dei veri e propri reati e appare estremamente pericolosa. Si va dal procurato allarme - considerato che spesso queste apparizioni obbligano le forze dell'ordine ad intervenire su richiesta dei cittadini spaventati - alla molestia e alla violenza privata, passando per il blocco stradale laddove si creino problemi di traffico a seguito degli avvistamenti". Senza contare, prosegue Rienzi, che "chi gira travestito rischia di essere aggredito dai passanti e subire serie lesioni fisiche'.

Da qui l'invito alle forze dell'ordine ad "identificare chi gira per la capitale travestito da Samara e denunciare i responsabili in Procura, affinché siano perseguiti penalmente per i danni e i pericoli anche potenziali prodotti alla collettività".


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