L'Arera ha reso noto che solo il 36% delle famiglie sceglie il bonus sociale. Da qui la richiesta al governo di poter applicare automaticamente lo sconto sulle bollette

di Gabriella Lax - In tanti hanno diritto al bonus sociale per le bollette, ma forse non lo sanno, o peggio, non lo utilizzano. Il risultato? Solo il 36% delle famiglie italiane sceglie di godere del bonus. A darne notizia è il presidente dell'Arera, l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, Stefano Besseghini, nella prima relazione annuale. Da qui la richiesta di applicare in bolletta sconti automatici.

Arera, solo il 36% delle famiglie sceglie il bonus

«Si è raggiunto il 36% - chiarisce - con una significativa variabilità territoriale e per di più con un rapporto inversamente proporzionale alla concentrazione di potenziali destinatari», rispetto alla platea dei potenziali aventi diritto ai bonus sociali sulle bollette. Su 2,2 milioni di famiglie con una certificazione Isee utile per l'accesso ai bonus, solo 800 mila nuclei familiari hanno effettivamente usufruito del bonus elettrico. E non è tutto perché, nel luglio 2020, col superamento dei regimi di tutela per l'energia elettrica e il gas «potrebbe presentarsi una situazione non ottimale, ma è altrettanto evidente che l'eventuale ulteriore rinvio della scadenza rappresenterebbe un elemento di incertezza». Da qui una richiesta ufficiale formulata al governo per «Applicare automaticamente il bonus sociale di sconto previsto sulle bollette di luce, gas e acqua approvando una norma che consenta lo scambio dei dati necessari tra le amministrazioni per garantirne la fruizione a tutti gli aventi diritto, azzerando per le famiglie tutti i passaggi burocratici oggi necessari». In poche parole, Perché non affidare gli sconti sulle bollette di luce e gas ad una gestione computazionale piuttosto che costringere i singoli aventi diritto a farne richiesta singolarmente? La gestione automatizzata tramite incrocio di dati sarebbe la soluzione più consona. Una sollecitazione affinchè «sia approvata al più presto una norma, aperta anche al fattivo contributo degli enti locali, che consenta l'efficiente scambio telematico tra la banca dati Inps e quella del Sistema informativo integrato procedura che, introducendo elementi di automatismo nell'assegnazione del bonus, aumenterebbe la platea dei beneficiari e determinerebbe una significativa riduzione dei costi di gestione del sistema».

Uniconsum: inaccettabile che il 64% degli aventi diritto non usufruisca del bonus sociale

Gli fa eco Marco Vignola, responsabile del settore energia dell'Unione Nazionale Consumatori ha commentato: «È inaccettabile e vergognoso che il 64% degli aventi diritto non usufruisca del bonus sociale per la luce e il gas o perché non informato dei suoi diritti o perché è farraginoso l'iter burocratico di presentazione della domanda - e aggiunge - da anni chiediamo al legislatore di intervenire per consentire l'incrocio delle banche dati dell'Inps con quelle del Sistema informativo integrato, in modo da poterlo dare in automatico. Il bonus sociale per le famiglie in difficoltà economiche deve coprire almeno il 50% delle bollette di luce, gas ed acqua, e vanno elevati gli scaglioni Isee in modo da ricomprendere tutte le famiglie in stato di povertà relativa, proporzionandoli al numero dei componenti delle famiglie. Una cosa fattibilissima, considerato che il bonus non grava sui conti pubblici visto che viene finanziato direttamente dagli altri consumatori attraverso il pagamento della bolletta». A proposito dei rincari invece, si registra l'intervento di Carlo Rienzi, presidente Codacons che ricorda: «Nel 2018, tra rincari delle tariffe, imposte e oneri vari, le famiglie italiane hanno pagato per la fornitura di gas il 20,8% in più rispetto alla media Ue. Ancora una volta il nostro paese si ritrova discriminato sul fronte dei prezzi dell'energia. L'Italia si piazza ai primi posti della classifica dei paesi Ue dove luce e gas costano di più: siamo infatti al 5° posto in Europa per il gas più caro, preceduti solo da Svezia, Danimarca, Paesi Bassi e Portogallo (al 7° posto per l'elettricità più costosa), e nel corso del 2018 le famiglie italiane che rientrano nel 'mercato tutelato' hanno subito una maxi-stangata complessiva pari a 1,32 miliardi di euro a causa dei rincari dell'elettricità (+11,12%) e del gas (+13,67%.)».

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