Mezzo milione di studenti sono pronti a tornare in aula per affrontare gli esami di maturità 2019

di Gabriella Lax -Mezzo milione di studenti sono pronti a tornare in aula per affrontare gli esami di maturità 2019. Da domani mercoledì, si parte con la prova di italiano e con alcune novità. La riforma è stata pensata dall'esecutivo Gentiloni e messa in atto dall'attuale governo Conte. I costi si aggirano sui 130 milioni di euro più le spese vive per carta e cancelleria.


Maturità al via

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I 520mila studenti circa (del quali 18mila saranno privatisti) affronteranno due prove scritte, poi l'orale (senza tesina) e scompaiono i quiz. L'Invalsi non entra nelle prove dell'esame di maturità e il voto conseguito non farà media con il voto. Previa delibera motivata del consiglio di classe, per la prima volta, potranno accedere all'esame finale anche alunni con l'insufficienza in una disciplina. Il decreto con le materie della maturità stabilisce che la prova orale sarà pluridisciplinare. La commissione partirà proponendo agli studenti di analizzare testi, documenti, esperienze, progetti, problemi che fungeranno da punto di partenza del colloquio. Questi materiali saranno preparati dalle commissioni, nei giorni precedenti. Il giorno della prova, per garantire massima trasparenza e pari opportunità, saranno gli studenti a sorteggiare i materiali sulla base dei quali sarà condotto il colloquio. Nella prova orale gli studenti potranno riportare le esperienze di alternanza scuola-lavoro svolte. Spazio anche a "Cittadinanza e Costituzione", sempre tenendo conto delle indicazioni fornite dal Consiglio di classe sui percorsi effettivamente svolti.

Maturità, la prima prova

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Nella prima prova, della durata di sei ore, i candidati dovranno mostrare di riuscire a «padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti». E, inoltre, per la parte letteraria, di aver raggiunto un'adeguata competenza sull'«evoluzione della civiltà artistica e letteraria italiana dall'Unità ad oggi». Eliminato il tema storico, la scelta ricade su sette tracce divise in tre tipologie di prove (anziché quattro) in ambito artistico, letterario, filosofico, scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico. La tipologia A riguarda l'analisi del testo e gli autori salgono da uno a due per coprire ambiti cronologici, generi e forme testuali diversi. La B propone ai maturandi un singolo testo compiuto o un estratto chiedendone l'interpretazione seguita da una riflessione personale. La tipologia C è il vero tema e può essere accompagnata da un breve testo di appoggio.

Maturità, la seconda prova

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Sei ore previste anche per la seconda prova, che verterà su una o più discipline caratterizzanti gli indirizzi di studio. I quadri pubblicati consentono di avere uno schema chiaro di come sarà composto lo scritto, indirizzo per indirizzo, materia per materia. Nello specifico, per la prima volta, al liceo classico ci sarà la prova mista di latino e greco anche se la traduzione vera e propria interessa solo la prima. Al liceo scientifico, prove di matematica e fisica, in proporzione al peso nelle ore di lezione. Al liceo linguistico l'esame verterà sulla prima e la terza lingua caratterizzanti il percorso di studi (per la prima lingua si richiederà un livello B2, per la terza sarà sufficiente il B1).

Maturità, l'orale

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Senza tesina il nuovo esame orale. La commissione a predisporre le buste con il materiale di partenza e gli studenti potranno scegliere fra tre in relazione alle indicazioni (vincolanti) fornite dal consiglio di classe nel documento predisposto entro il 15 maggio.

Votazione finale

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Resta espressa in centesimi la votazione finale. A partire dal credito scolastico, fino a 40 punti. La commissione deciderà sui restanti 60: massimo 20 per ciascuna delle due prove scritte e 20 per il colloquio. Il punteggio minimo per superare l'esame rimane 60 punti. La commissione d'esame può integrare il punteggio, fino ad un massimo di 5 punti, se il candidato ha ottenuto un credito scolastico di almeno 30 punti e un risultato complessivo nelle prove di almeno 50. Per la "lode" come sempre occorre l'unanimità.


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