Il Consiglio dei Ministri (Seduta del 14 luglio scorso), su proposta del Ministero della Salute, ha approvato il disegno legge sulla "tutela dei diritti della partoriente, la promozione del parto fisiologico e la salvaguardia della salute del neonato". Tra le finalità del provvedimento indichiamo quello di favorire il parto fisiologico e ridurre il ricorso al parto cesareo, promuovere il parto senza dolore inserendo l'anestesia epidurale tra i Livelli essenziali di assistenza, attivare nell'ambito del "118" il trasporto del neonato in emergenza, incrementare l'attività dei consultori e promuovere l'allattamento al seno, superare le disequità territoriali e sociali per l'accesso ai servizi di tutela materno infantile con attenzione particolare alla popolazione immigrata. Il provvedimento è nato dalla convinzione che la promozione della salute materno infantile sia un obiettivo prioritario da perseguire a livello nazionale per i riflessi positivi che produce sulla qualità della vita delle donne e dei loro bambini e, di conseguenza, sulla salute della popolazione complessiva. E' il frutto della consapevolezza delle molte criticità da affrontare per realizzare una piena tutela della salute materno infantile quali: la diminuzione drastica della natalità (nel 1960 i nati erano circa un milione, nel 2005 sono passati a 569 mila); l'aumento dell'età media della donna per la nascita del primo figlio; il limitato livello di informazione; le differenze territoriali e sociali di accesso ai servizi che non permettono alla donna di vivere con piena consapevolezza la gravidanza, il parto e il puerperio.

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