Per chi ha presentato domanda per la rottamazione-ter e il saldo e stralcio entro il 30 aprile 2019, ecco i prossimi passi

di Marina Crisafi - Al via la seconda fase della definizione agevolata 2018 per chi ha presentato richiesta di adesione alla rottamazione-ter e al saldo e stralcio entro il 30 aprile scorso.

Nell'attesa di conoscere se i termini saranno riaperti come annunciato con un emendamento al decreto crescita, partono intanto gli appuntamenti per i contribuenti che hanno già aderito alla definizione agevolata 2018, come indicato sul sito dell'Agenzia.

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Rottamazione-ter: che succede ora

Nel caso della rottamazione-ter, che, si ricorda, consente di pagare l'importo del debito senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora (ovvero solo con interessi di mora e maggiorazioni per le multe stradali), per chi ha già presentato domanda, entro il 30 giugno 2019 ora spetterà all'agenzia delle entrate-riscossione inviare una "comunicazione" informativa di accoglimento o eventuale diniego.

Nel caso di accettazione, la comunicazione conterrà anche l'indicazione delle somme dovute, l'importo e la scadenza di ogni rata oltre ai relativi bollettini per effettuare il pagamento.

Nel caso in cui, invece, l'istanza non è stata accolta, la comunicazione conterrà le motivazioni di diniego.

Per i contribuenti che hanno scelto, nella domanda, di pagare il debito in unica soluzione, il pagamento dovrà avvenire entro il 31 luglio 2019. Per chi ha preferito dilazionare la somma (fino a un massimo di 18 rate consecutive in cinque anni) le scadenze, invece, sono diverse. La prima e la seconda rata in ogni caso scadranno, rispettivamente, il 31 luglio e il 30 novembre 2019 e dovranno corrispondere ciascuna al 10% delle somme dovute, mentre la differenza (l'80%) potrà essere suddivisa nel numero di rate prescelte dal contribuente di pari importo con termini fissati il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ogni anno, fino al 2023.

Infine, ricorda il fisco, per chi ha aderito alla definizione agevolata 2018 per cartelle già inserite nella rottamazione-bis e non pagate entro il 7 dicembre 2018, il pagamento potrà avvenire in un massimo di 10 rate di pari importo nei prossimi 3 anni.

Le prime due rate, anche in tal caso, dovranno essere saldate entro il 31 luglio e 30 novembre 2019, mentre le successive potranno essere saldate entro il 2021.

Saldo e stralcio

Per i contribuenti che hanno aderito al saldo e stralcio, ovvero la misura che consente a chi è in grave difficoltà economica e con Isee non superiore a 20mila euro di pagare i debiti con uno sconto che varia dal 16 al 35% su sanzioni e interessi di mora, l'AeR dovrà inviare una comunicazione informativa entro il 31 ottobre prossimo.

La nota conterrà l'indicazione delle somme dovute, le scadenze, l'importo delle rate e bollettini per effettuare il pagamento.

Per coloro che hanno scelto di estinguere il debito in unica soluzione, il versamento andrà effettuato entro il 30 novembre 2019; per tutti gli altri, il pagamento potrà essere effettuato in 5 rate da estinguere tra il 2019 e il 2021 con le seguenti modalità:

- 35%, con scadenza il 30 novembre 2019;

- 20%, con scadenza il 31 marzo 2020;

- 15%, con scadenza il 31 luglio 2020;

- 15%, con scadenza il 31 marzo 2021;

- il restante 15%, con scadenza il 31 luglio 2021.

In caso di diniego della richiesta di adesione al saldo e stralcio, le Entrate invieranno sempre entro il 31 ottobre 2019 una comunicazione contenente le motivazioni per le quali non è stato possibile procedere con la richiesta del contribuente. In tale ipotesi, per tutti i tributi definibili, vi sarà l'automatica inclusione nel provvedimento di rottamazione-ter, con la conseguente suddivisione in rate in base alle scadenze sopra indicate degli importi dovuti.

Vai alle guide:

- Rottamazione-ter

- Saldo e stralcio cartelle


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