In occasione dell'arrivo della Pasqua si rinnova il dibattito sui compiti delle vacanze, tra chi invoca la "disobbedienza civile" e chi invece sostiene che i bambini non devono stare senza studiare troppo a lungo

di Gabriella Lax - Pasqua, tempo di vacanza per i bambini che vanno a scuola, una vacanza un po' più lunga considerato il calendario che prevede una serie di festività con ponti annessi. E così si rinnova il dibattito sui compiti delle vacanze. Il rischio è che i bambini stiano senza studiare troppo a lungo, da un lato, oppure che, considerata la mole di tempo libero siano sovraccaricati di compiti. La risposta, come suggerisce il buon senso, è sempre una via di mezzo. E mentre da un lato si invoca la "disobbedienza civile", dall'altro si danno utili consigli per affrontarli al meglio.

Troppi compiti delle vacanze: "sono inutili"

In occasione della lunga pausa scolastica in arrivo, "maestri e professori, a quanto apprendo, hanno caricato i ragazzi di compiti.Ebbene, non mi stancherò mai di dirlo: è inutile pretendere che i giorni di vacanza siano utilizzati per temi, versioni, tesine e problemi di geometria". A dirlo ad Adnkronos è il pediatra Italo Farnetani, ordinario alla Libera università degli Studi di scienze umane e tecnologiche di Malta, che da anni si batte contro i compiti a casa. "E' vero, i ponti non favoriscono l'apprendimento, ma non è certo colpa dei ragazzi. E' perfettamente inutile mettersi a fare i compiti tra un pranzo di Pasqua e una visita a nonni e zii, o ancora peggio doversi portare lo zaino carico di libri in viaggio" continua. Da qui l'invito agli alunni alla "disobbedienza civile". E ai genitori " a firmare corpose giustificazioni".

Pasqua, i consigli per i compiti delle vacanze

Trascorrere del tempo insieme, meno assillati dalle incombenze quotidiane, o ancora fare scoprire ai bambini quali sono le tradizioni del periodo: questi giorni di libertà risultano utili proprio per questi scopi. Oppure possono anche essere una bella occasione per fare nuove esperienze e per imparare cose nuove. Come chiarisce Giuseppe Di Mauro, presidente SIPPS: «Il periodo pasquale è un'occasione di riposo, ritrovo e svago ma può e deve essere anche spunto di buoni propositi. È giusto, per esempio, che ci siano i momenti esuberanti, di gioco e distrazione, ma nel rispetto delle esigenze dei piccoli, che, per esempio, hanno il proprio bisogno fisiologico di sonno e non devono essere esposti a stimoli sonori dannosi». Gli esperti invitano i genitori ad adoperarsi per diversificare le attività dei figli. I bambini che vanno a scuola devono fare i compiti delle vacanze: aiutati però, in maniera tale da distribuire in modo graduale le attività di svolgere, per far fronte un po' per volta anche gli impegni meno piacevoli, e ad organizzare le giornate in modo che il divertimento e lo studio possano trovare un corretto equilibrio. Le vacanze pasquali, poi, sono il momento ideale per trascorrere un po' di tempo all'aria aperta, se il tempo lo permette, e per frequentare in libertà amichetti e coetanei.

Sì inoltre a uova di cioccolato, colomba e dolcetti, ma senza lasciarne quantità illimitate a disposizione dei bambini.

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