La bozza di decreto antiriciclaggio stabilisce il divieto delle carte prepagate anonime e il regime di quelle in circolazione che potranno operare solo per importi molto bassi

di Gabriella Lax - Illegali le carte prepagate anonime. A stabilirlo la bozza di decreto correttivo in tema di antiriciclaggio vagliata dal ministero dell'economia e lasciata ai commenti degli esperti fino ad aprile 2019 (sotto allegata). La normativa riguarderà non tutte le prepagate ma solo quelle anonime che anche nel nostro Paese vengono, seppur in minima parte, utilizzate. Un divieto che si pone in linea con le norme antiriciclaggio contro traffici illeciti e prevenzione di finanziamenti al terrorismo.

Carte prepagate anonime illegali

Le nuove norme stabiliscono dunque il divieto le carte prepagate anonime. Quelle attualmente in circolazione potranno continuare ad operare ma solo con importi molto bassi.

Antiriciclaggio: le altre novità del decreto

La bozza prevede inoltre il divieto di conti e libretti di risparmio in forma anonima. Previsto anche un registro dei trust allargato anche agli istituti giuridici affini, come nel caso del fondo patrimoniale e obblighi antiriciclaggio estesi ai gestori di portafogli digitali.

Quando al divieto di prodotti di moneta elettronica anonimi, è il caso delle carte ricaricabili solitamente con piccoli importi e che non sono soggette a tracciabilità. Per le monete elettroniche non anonime è previsto un limite di utilizzo massimo di 150 euro invece dei 250 attualmente previsti, stessa soglia per l'importo massimo che il dispositivo può memorizzare. Infine se l'importo massimo memorizzato è superiore ai 50 euro (attualmente 100 euro) non è possibile oltre quella soglia ritirare contanti o procedere a rimborso.

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