L'annuncio del ministero del Lavoro non convince però i sindacati che chiedono ancora un confronto col ministro Di Maio

di Gabriella Lax - I contratti di lavoro dei rider avranno presto una regolamentazione. E' il ministero del Lavoro ad annunciarlo in una nota dove si afferma che è stata: «definita la norma che regolerà il contratto di lavoro dei moderni ciclofattorini».

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Rider, i contenuti del contratto

«L'Italia si prepara ad essere la prima nazione europea a normare questa professione» specifica il comunicato, mentre i tecnici hanno chiesto ancora qualche giorno di tempo per poter rispondere a tutte le esigenze. Quella dei ciclofattorini era una tematica che da tempo esigeva delle risposte. Le nuove norme potrebbero trovare spazio nel decreto per quota 100 e reddito di cittadinanza. Tra i contenuti indispensabili troviamo il compenso minimo e divieto di paga a cottimo. Una sorta di tutela equiparata a quella dei contratti di lavoro subordinato, con contributi Inps e Inail. si lavora sul divieto di paga a cottimo, minimo e massimo di ore a settimana (da 10 a 35), e ancora su rimborso spese per la manutenzione di bici e motorini usati per le consegne, l'indennità forfait di fine rapporto.

Rider, per i sindacati la regolamentazione diretta non va

Su tanti punti le norme potrebbero non trovare l'accordo dei sindacati, non convinti dalla regolamentazione diretta. In una nota unitaria Cgil, Cisl, e Uil, chiariscono la regolamentazione diretta così come voluta dal governo «senza un ampio confronto con le parti sociali, rischierebbe di costituire un intervento improprio del soggetto pubblico nella libera regolazione contrattuale».


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