La legge di bilancio, tra le varie proroghe in materia di giustizia, ha rinviato di un anno l'entrata a regime della nuova disciplina per l'iscrizione all'albo dei cassazionisti

di Gabriella Lax - Cassazionisti ancora un altro anno senza esami. Tra le misure previste nella legge di bilancio 2019 c'è infatti la proroga di un altro anno per l'entrata a regime della nuova disciplina (al 2 febbraio 2020), per cui sino ad allora l'iscrizione degli avvocati nell'albo delle giurisdizioni superiori per gli avvocati che hanno maturato i requisiti avverrà secondo la previgente normativa. Non solo. Le misure di fine anno nel settore giustizia sono state diverse, dalle intercettazioni alle assunzioni di personale amministrativo nella giustizia passando per l'incremento del fondo per le vittime della violenza domestica.

Albo Cassazionisti con requisiti previgenti

Ancora un anno dunque per diventare cassazionisti secondo i requisiti previgenti. Chi possiede o matura tali requisiti fino al 2 febbraio 2020, potrà richiedere l'iscrizione all'Albo Speciale degli avvocati ammessi al patrocinio dinanzi alla Corte di Cassazione e alle Altre Giurisdizioni Superiori in base alla "vecchia" disciplina.

Manovra, le altre proroghe del settore giustizia

Tra le altre proroghe nel comparto giustizia, in primis, l'entrata in vigore delle nuove disposizioni sulle intercettazioni che saranno applicate alle operazioni relative a provvedimenti autorizzativi emessi dopo il 31 luglio 2019 (e non al 31 marzo 2019) e il differimento dell'efficacia della disposizione ex art. 2 comma 1 lett. b del dlgs 216/2017 ad agosto 2019.

Prorogate ancora funzioni di dirigente dell'esecuzione penale esterna, estese fino al 31 dicembre 2019; una ulteriore proroga riguarda le disposizioni in materia di uffici giudiziari contenute nell'articolo 21-quinquies, commi 1 e 3, del convertito decreto-legge n. 83/2015; ancora proroga per le modifiche delle circoscrizioni giudiziarie dell'Aquila e Chieti, nonché delle relative sedi distaccate, che acquisteranno efficacia a decorrere dal 14 settembre 2021. Rinviata anche, per quanto concerne la circolazione stradale, l'entrata in vigore del documento unico di circolazione (che dovrà unificare certificato di proprietà e carta di circolazione) al 1° gennaio 2020.


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